Che fatica. Tanta, veramente tanta per battere in volata (71-64) un’Islanda con una cifra tecnica nettamente inferiore alla nostra. Alla fine quello che conta è che la Nazionale si è portata a casa i due punti necessari per sbloccare l’Europeo, ma le note positive praticamente finiscono qui. Perché i problemi evidenziati ieri nella sconfitta contro la Turchia non sono affatto risolti, e perché il trittico che si presenta davanti agli azzurri è di quelli che fanno paura: Spagna, Germania e Serbia. Considerando anche che dovranno essere valutate le condizioni del capitano Gigi Datome, uscito nel primo tempo per il riacutizzarsi del solito problema all’inguine. Quando Gentile apre il match con una superba giocata da tre punti, sembra che l’Italia sia scesa in campo con l’occhio della tigre, ma è così solo in parte. L’ala di Milano sarà il trascinatore della squadra (21 punti), giocando una partita 2954634-084-U202182049561SvG-U13017948107OkF-620x349@Gazzetta-Web_articolosolida sia in attacco che in difesa. Difesa che è il solito punto debole della Nazionale, che non riesce ad arginare la pioggia di triple che sparano i cecchini islandesi.

Bisogna però dire che loro riescono a essere pericolosi con continuità solo dall’arco: per il resto, hanno poche armi. E questo non fa altro che aggravare la prestazione della Nazionale e anche le scelte di Pianigiani, che decide di far giocare pochissimo un Bargnani (9’) che forse stasera avrebbe avuto bisogno di stare in campo per guadagnare fiducia. E Gallinari? Il gladiatore del match contro la Turchia commette due falli in due minuti (dubbi, a dire il vero), esce, rientra nel terzo quarto ed esce di nuovo dopo il quinto fallo. Molto nervoso il Gallo, ci servirà al massimo nelle prossime sfide. Tutto è quindi in mano a Belinelli, che oltre a 12 punti mette a referto anche 8 rimbalzi: molto ma molto meglio della prova opaca offerta ieri sera. Chiudiamo col 38% al tiro: statistica nettamente da migliorare in vista della Spagna, altrimenti sono dolori. Anche stasera al rientro dagli spogliatoi abbiamo faticato tantissimo, tanto che dopo l’ennesima tripla della serata l’Islanda ha anche preso 3 punti di vantaggio. Ma quella è stata la chiave della partita: prima Belinelli ha subito fallo su un tiro da tre pareggiando il punteggio, poi si è scatenato Aradori. L’ex Venezia ha segnato cinque punti in fila da vero fuoriclasse, caricandosi la squadra sulle spalle nel momento più difficile. E tutto sommato, vincere così va anche bene.

ISLANDA-ITALIA 64-71 (21-22, 37-41, 48-52)
Islanda: Baeringsson 14, Ermolinskij 2, Gunnarsson 4, Hermannsson 4, Kárason, Magnússon, Nathanaelsson, Pálsson 17, Sigurdarson 7, Stefansson 11, Steinarsson, Vilhjálmsson 5. All.: Craig Pedersen.
Italia: Aradori 5, Bargnani 5, Belinelli 12, Cinciarini 4, Cusin 6, Datome 7, Della Valle ne, Gallinari 4, Gentile 21, Hackett 5, Melli 2, Polonara. All.: Simone Pianigiani.
Arbitri: Christos Christodoulou (GRE), Sergiy Zashchuk (UKR), Igor Mitrovski (MKD).

Luca Mastrorilli