Aspettando lumi sul futuro societario (le prossime ore potrebbero essere decisive, ma anche no), in casa biancoblu l’unica certezza è che non ci sono certezze sull’avvio del campionato. Dopo il rinvio della prima giornata, anche la seconda (la sfida al Cittadella di domenica 13) è stata infatti congelata dal Commissario di Lega Pro. In linea teorica, la stagione tigrotta dovrebbe così avere inizio mercoledì 16 con il recupero della trasferta di Pavia.
Dovrebbe, sia chiaro, perchè il condizionale è giustificato dall’altissima probabilità che la gara del “Fortunati”, oltre a quella successiva con la FeralpiSalò, debba ulteriormente slittare. In campo, quindi, si andrà quasi certamente dopo il 20 settembre con buona pace di chi ha fretta di vedere all’opera una squadra che ancora non c’è.

La cessione societaria al binomio Testa/Collovati potrebbe essere vicina ma non si formalizzerà prima di giovedì. Ciò significa che fidejussione e tassa di iscrizione verrano garantiti, con ogni probabilità, ancora da Vavassori. Che smentirà così quell’impossibilissimo con cui qualche settimana fa aveva bollato l’ipotesi tenendosi però di conserva la carta che al momento sembra stargli più a cuore. Quale? Quella di evitare che lo staff tecnico venga rivoluzionato. La sensazione, infatti, è che anche questa volta l’avrà vinta il patron con Tomasoni e Merlin che difficilmente lasceranno il loro posto ai testiani Oliva e Ragazzoni (quest’ultimo, peraltro, un ruolo in organigramma l’avrà comunque). Tanto più che l’attuale DS (magari con qualche dritta di Ferrara) la squadra l’avrebbe anche già fatta. E lo scenario (a naso) non sembra sgradito a Collovati che con Vavassori pare abbia un buon feeling.

Il destino della Pro Patria, a breve, verrà dunque sciolto. Non è detto che si possa dire altrettanto per i legami con il passato.

Giovanni Castiglioni