Un’altra esperienza magnifica, un altro weekend ricco di emozioni, un altro risultato sorprendente e l’ennesimo, gigantesco, passo in avanti di una squadra che un anno fa non aveva nemmeno forma.
La pallacanestro sordi Varese torna a casa dal weekend marchigiano con una meravigliosa medaglia d’argento.
L’appuntamento era quello della Coppa Italia, competizione nazionale che vedeva al via lo schieramento di tre squadre: oltre Varese, infatti, a contendersela c’erano i campioni in carica di Pesaro e i Royals Lions Fabriano. La prima sfida per i ragazzi di Ignazio Somma è stata proprio contro questi ultimi ed ha visto il trionfo dei varesotti con il punteggio netto di 72 a 56. Entusiasmo alle stelle, Gnodi e compagni hanno cercato, però, di tenere i piedi per terra e caricarsi a mille in vista della finalissima. In mattinata i padroni di casa erano usciti vincitori per 69 a 51 su Fabriano, sarebbero quindi stati loro gli altri protagonisti dell’atto conclusivo. Un atto conclusivo che ha avuto il suo fischio di inizio alle ore 18.30 sempre di sabato, ma che non ha avuto un risvolto positivo per i biancorossi. Dopo la medaglia d'argento basket sordibattaglia iniziale, i lombardi hanno accusato un po’ di stanchezza fino a mollare la presa soprattutto nella seconda parte di gara, tanto da lasciare parquet libero ai pesaresi, che hanno riconquistato la Coppa Italia in virtù di un tabellone finale che recitava il perentorio punteggio di 84-44. Sicuramente la fortuna non ha sorriso al Basket Sordi Varese, che dopo il primo match ha dovuto schierare in infermeria Sellari e Facchinetti e che in finale ha pagato davvero un avvio straripante degli avversari. Nota di merito a Luca Pirovano eletto miglior rimbalzista (al pari di Paolo Iuculano – Pesaro), a Mattia Marinoni, che ha conquistato il titolo di miglior realizzatore del torneo e a Cristian Gnodi, che da buon capitano è stato veramente l’ultimo a mollare. Ed è proprio Cristian a raccogliere le emozioni di questa due giorni: “Che dire, un’esperienza bellissima, un altro mix di ricordi che avremo inciso sulla nostra pelle. Pazzesca la vittoria su Fabriano, che in campionato ci aveva battuto di soli tre punti. Ci siamo presi una bella rivincita, mentre in finale sapevamo sarebbe stata dura contro Pesaro, ci abbiamo provato ma poi abbiamo mollato il colpo un po’ troppo presto. Il grazie va a tutti coloro ci hanno permesso di realizzare quest’ennesimo sogno, alla cooperativa INsegnando che ci ha offerto il pulmino per il viaggio, al mister e a tutti i miei compagni. Abbiamo fatto enormi passi in avanti”.
La pallacanestro sordi Varese mette in archivio una bella medaglia d’argento, oltre che un’altra lezione di basket e di vita, aspettando il 2016.

Mariella Lamonica