Secondo i criteri geografici, il viaggio nel massimo campionato regionale comincia, per citare Claudio Bisio, “Giù al Nord”, ovvero dalla Baj Valceresio, formazione che, affacciandosi dai finestroni della sua palestra, può ragionevolmente lanciare un saluto alla vicinissima Svizzera. Questo viaggio è stato realizzato in compagnia di Paolo Nicora, coach dei “Lupi” ed eccellente personaggio garbato, esperto e preparato sulla pallacanestro varesina.
Nicora, 44 anni, tecnico di alto profilo che ha guidato squadre a tutti i livelli – anche assistente in serie A alla Metis Varese e protagonista di finali nazionali giovanili -, due stagioni fa ha condotto la Baj in C2 e lo scorso anno è stato l’artefice di una salvezza tranquilla (9 posto, 14 partite vinte e 6 perse). “L’ottima stagione passata è, tuttavia, già storia perché – spiega Nicora -, il prossimo campionato si svilupperà all’insegna di un nuovo progetto tecnico e mentale. Abbiamo infatti deciso di rinfrescare la squadra puntando sostanzialmente su due gruppi di giocatori: giovani ricchi di entusiasmo e voglia di migliorare e “anziani” che, avendo alle spalle campionati di categoria superiore, siano in grado, con il loro esempio, di trasmettere ai giovani attitudine al lavoro, abitudine al sacrificio e mentalità vincente. Per questa ragione abbiamo lasciato andare giocatori “storici” che, pur validi, non possedevano queste caratteristiche e questi valori che sono per noi ricchezze fondamentali, soprattutto in un periodo di grandi difficoltà dal punto di vista economico”.
Descrivimi il tuo gruppo e la filosofia di gioco.
“Del nucleo del 2012 sono rimaste le colonne portanti – Bolzonella, Jovene, Scodro, Colombo Garoni e Mondello -, cui abbiamo aggiunto sei volti nuovi: Bianco, Valeri, Cortellari, Laudi, Martinoni e, infine, una “gemma” come Fabio Fanchini che, dopo un lungo girovagare da professionista delle minori, ha sposato il nostro progetto e in società ricoprirà incarichi tecnici quali Istruttore di Minibasket e allenatore delle giovanili. Quindi, essendo una squadra ancora più naniforme dello scorso anno, dovremo puntare su aggressività e intensità per tutti i 40 minuti e lungo i 28 metri del campo”.
Stato d’animo prima del via? Traguardi?
“Nonostante un’inferiorità fisica evidente, ho grande fiducia in un nucleo destinato a fare bene, soprattutto se riusciremo ad esprimere, sempre, atteggiamento, personalità e volontà. Elementi indispensabili per mettere in mostra una pallacanestro dispendiosa, ma efficace e spettacolare che, orgogliosamente, rappresenta il nostro marchio di fabbrica. Traguardi? Ripetere il piazzamento e anzi, se possibile, migliorarlo…”.

Massimo  Turconi