Carmine Marrazzo, classe 1982, è nato a Nocera Inferiore il 26 di luglio, arriva al Varese con un discreto bagaglio: 91 presenze tra i profesionisti (C1 e C2) realizzando 19 gol, 226 gare giocate in Serie D, dove è andato in gol 107 volte e 19 in Eccellenza (10 le reti).

Perchè hai scelto Varese in Eccellenza se potevi giocare in una categoria superiore?
«Perchè è Varese. Basta solo quello. Ho girato tantissimo, tante squadre, tante piazze ma al richiamo dei colori biancorossi marrazzonon ho resistito. La società è nuova, ma l’impostazione è quella di un club professionistico. Tutto è curato nei dettagli e noi ci sentiamo giocatori ‘veri’.

Questo fa la differenza, ve lo garantisco». Sei partito alla grande, snoccolando gol a raffica. Te lo aspettavi?
«Sono arrivato carico con tanta voglia di fare e di dimostrare a chi aveva creduto in me che aveva fatto la scelta giusta. Con i miei gol sono convinto di non aver deluso le aspettative, ma sono consapevole che non ho fatto ancora nulla. Di gol ne devo fare ancora tantissimi per raggiungere il nostro obiettivo che, alla fine, è molto più importante di chi va in rete, Marrazzo o non Marrazzo, l’importante è portare a casa i tre punti».

Tre punti sono arrivati anche da Legnano, così come è arrivata la quarta vittoria su quattro partite in campionato. In settimana ci avevo detto che sognavi correre sotto la curva dopo aver realizzato un gol: accontentato?
«Direi proprio di sì, la partita la volevo proprio così. Abbiamo vinto da grande squadra, soffrendo un pochino nel primo tempo e uscendo nella ripresa dove potevamo anche arrotondare. Bene così, avanti così».

Ed ora cosa sogni? «Mi sembra di averlo già fatto capire, e poi non è certo un segreto, ma sono molto scaramantico quindi non ti dico nulla. Ti aspetto in primavera e facciamo un’altra intervista».

Sposato con Jara, hai tre figli. La tua famiglia è qui con te?

«Sono uno zingaro, ho giocato in quindici diverse città non mi sembra giusto far girare sempre tutta la famiglia. Con Jara siamo insieme da 11 anni e siamo sposati dal 2010. I nostri tre figli si chiamano Anthony (7 anni), Michelle e Kevin, due gemellini due anni. Anthony non può nemmeno vedere un pallone da calcio, non lo sopporta, mentre Kevin non vive senza palla».

Michele Marocco