Credici, sarai premiato. Abbi fede, raccoglierai frutti. Perchè, come canta Luciano Ligabue: “Vivere è un atto di fede, mica un complimento” e allora, il basket, che è tanta vita, anzi, solo vita, merita un atto di fede. Un certo tipo di basket, poi, ne richiede carrettate, di fede. Ma chi ci crede davvero, chi ha davvero fede, alla fine è giustamente premiato. Come la Pallacanestro Verbano Luino che sposando una linea sempre più verde ha già raccolto buoni risultati e messo in vetrina la prorompente vitalità dei suoi ragazzi. Così, in un girone abitato da alcuni ciarlatani che con la pallacanestro, fideistica o meno, hanno nulla a che fare, Luino regala qualche bella lezione di umiltà e programmazione.
“Per noi dare spazio e responsabilità ai giovani – dice Matteo Minetti, g.m luinese -, è prima di tutto una questione di filosofia. Stiamo facendo ingenti investimenti nel settore giovanile perchè riteniamo più “intelligente” dirottare risorse lì, anzichè direttamente in prima squadra che, comunque, se si lavora bene, è già stata, e sarà sempre più beneficiaria, di questa politica…”.
Politica “attiva” che nell’ultimo turno di campionato ha prodotto una tranquilla “passeggiata” a Fagnano: gara dominata dal primo al quarantesimo, vittoria larga e consensi.
“Vittoria bella e meritata anche perchè – sottolinea Lorenzo Colombo, coach di Luino -, ottenuta rinunciando a Calcagno, nostro riferimento interno, bloccato dall’influenza a poche ore dal match. Abbiamo però rimediato a questo handicap difendendo molto bene a 360 gradi; sotto il profilo tattico cambiando sistematicamente su tutti i blocchi; dal punto di vista della mentalità mettendo in mostra una superiore aggressività e una gestione abbastanza lucida della partita, del ritmo di gioco e delle situazioni offensive piazzando a referto quattro giocatori in doppia cifra e undici ragazzi su dodici a punti: segnali di una coralità espressa anche in cifre. Il tutto, giustio rimarcarlo, con sei ragazzi Under 20″.
Col tuo aiuto passiamo ora all’analisi dei risultati di giornata.
“Premessa: si sta sviluppando un campionato molto equilibrato, con valori che a giudizio unanime sono livellati verso il basso e, per ora, l’assenza di una squadra guida anche se, a mio parere, Gallarate e Cerro Maggiore, le più forti del lotto, sono destinate a crescere e sul lungo a tirare le fila del gruppo. Detto questo, sono rimasto sorpreso dalla sconfitta subita da Castronno in quel di Bosto, squadra che tra l’altro si è presentata senza un leader come Missoni. Non so molto della gara, ma evidentemente la defezione di Lollo Lombardi per Castronno è davvero determinante. Mi ha sorpreso anche il pesante stop rimediato da Cadorago a Lentate, mentre la vittoria colta da Cerro a Rovello, in un big-match d’alta classifica, rappresenta un significativo salto di qualità per De Tomasi e compagni. Infine – conclude Colombo – ritengo di assoluta normalità i restanti risultati, prodotti di un torneo che con gerarchie ancora tutte da definire”.

 


SERIE C2 – QUARTA GIORNATA

Tradate-Cassano M. 82-63
Gallarate-Tavernerio 79-59
Lentate-Cadorago 76-45
Fagnano-Luino 56-78
ABA Legnano-Bollate 61-73
Cantù-Pallacanestro Varese 79-65
Bosto-Castronno 70-61
Rovello-Cerro Maggiore 66-70

CLASSIFICA
Rovello, Castronno, Gallarate, Tradate, Cadorago, Cantù, Cerro 6; Bosto, Lentate 4; Cassano, Legnano, Tavernerio, Pallacanestro Varese, Bollate, Luino 2; Fagnano 0.

Massimo Turconi