CECCO: Beppe, ci eravamo appena ritrovati dopo mesi e già ci perdiamo di vista…
BEPPE: beh, non possiamo mica stare sempre vicini vicini…
CECCO: e poi ti pare che il Varese debba giocare due partite consecutive fuori casa già alla seconda e alla terza giornata?
BEPPE: hai ragione, non è giusto. Metti caso che una squadra, non necessariamente il Varese di cui siamo tifosi, per le ragioni più svariate perda la prima partita in casa. Già alla seconda e alla terza giornata si ritrova con due trasferte da affrontare che, statistica alla mano, sono più difficili delle partite in casa. Rischia grosso già all’inizio di campionato, ma proprio grosso…
CECCO: si dirà: prima o poi capita a tutte le squadre di giocare due volte consecutive fuori casa…
BEPPE: sì, ma così all’inizio di campionato è molto diverso. E può addirittura condizionare l’intera stagione; se le cose vanno male, è naturale…
CECCO: non è successo al Varese: due vittorie e via…
BEPPE: vero, due belle vittorie. Attenzione, però: per me Ascoli e Lanciano sono due squadre che lotteranno per non retrocedere.
CECCO: guarda che queste cose rimangono scritte…
BEPPE: beh, se mi sbaglio… sai in quanti sbagliano, anche tra coloro che scrivono sui giornali o blaterano alla tv? Se mi sbaglio, lo dichiaro: mi sono sbagliato.
CECCO: però devo anche dirti che la tua percentuale di errore è piuttosto bassa.
BEPPE: e sai perchè?
CECCO: dimmelo…
BEPPE: perchè non le sparo grosse. Una cosa che mi sono sempre chiesto è come fanno i lettori (ma anche i telespettatori, perchè la cosa adesso va forte anche in tv) a sopportare le grandissime balle che i giornali sparano prima e durante il calciomercato. Se uno stesse a fare due controlli, vedrebbe che si realizza il cinque per cento delle operazioni che vengono ipotizzate, supposte (dal verbo supporre), immaginate, sognate. Eppure i lettori e gli ascoltatori sono lì che pendono dalla penna e dalle labbra di questa gente che le spara sapendo di poterlo fare impunemente.
CECCO: a volte accade che anche operazioni quasi fatte vadano a monte…
BEPPE: vero. Ma in molti casi si lavora di fantasia o si mette un certo nome sul giornale solo per fare pubblicità a un soggetto magari caduto nel dimenticatoio. Va beh, ho detto che questa cosa interessa alla gente, dunque vuol dire che va bene così. Sono io in questo caso il disadattato.
CECCO: stavamo parlando del Varese…
BEPPE: sono curioso di vederlo contro una squadra che sia, non solo ai miei occhi, un po’ più forte di Ascoli e Lanciano. Il Modena, ad esempio, per me sarà un bellissimo test. E poi dall’altra parte ci sono Dalla Bona, Moretti e Osuji, tre ex mica da ridere…
CECCO: stavo pensando che almeno uno dei tre finirà con lo stare fuori…
BEPPE: Moretti potrebbe giocare anche nella linea a tre avanzata. Sabato ne capiremo di più.
CECCO: comunque la partenza lanciata del Varese qualcosa significa…
BEPPE: ho una ammirazione sconfinata per quel grande personaggio che era Catalano, quello delle ovvietà. E allora ti dico che è sempre meglio fare punti che non farne e che è meglio farli prima che dopo. Con la riserva che ti ho già espresso. Ma, ad esempio, avere vinto le prime due partite ti permetterà anche di andare a Modena a rischiare un pochino più di quanto avresti invece fatto se non avessi cinque punti in classifica.
CECCO: mi dici qualcosa della rissa di Pescara?
BEPPE: alla fine non è successo niente e aggiungo: per fortuna. Però (e mi riallaccio al discorso di prima) alla gente piace leggere e vedere queste cose e allora i giornali e le tv ci marciano…
CECCO: sei anche tu di quelli che dicono che è tutta colpa dei giornalisti?
BEPPE: no, quelli che dicono questa cosa li appenderei al muro perchè sono in malafede e scaricano le responsabilità. Premetto che fare di tutta l’erba un fascio è sbagliatissimo, perchè tra i giornalisti ci sono ottime persone e ottimi professionisti ma ci sono anche persone meno ottime (si può
dire così?) e professionisti che farebbero fatica a correre tra i dilettanti. Credimi. Senza contare quelli che non sono in buona fede e che sono i più deprecabili.
CECCO: va beh, ma ’sta rissa?
BEPPE: ripeto, per me non è successo niente di grave e per fortuna è andata così. Mentre parliamo non conosco ancora quello che ha deciso il giudice sportivo, spero non abbia calcato la mano. Di principio credo abbia ragione Mauro Milanese quando sostiene che la colpa di tutto è di questo Mammarella
che ha finto di avere subìto il fallo di Neto Pereira. Ma vedrai che, non essendo stato ammonito, questo la farà franca e magari qualcun altro avrà due o tre giornate di squalifica…
CECCO: la Cimberio vola…
BEPPE: mi ripeto con Catalano (meglio vincere che perdere) ma anche con il saggio Beppe: attenzione a “tarare” bene gli avversari. Come abbiamo già detto, la Cimberio è tutta nuova, è impossibile dire adesso quanto vale. Se la “chimica” dovesse funzionare, potrebbe fare faville. Ma se non dovesse funzionare, anche il contrario… Però vincere adesso aiuta di sicuro, a cominciare dalla campagna abbonamenti.
CECCO: per ora funziona…
BEPPE: e facciamola funzionare…
CECCO: ho capito, hai fretta…
BEPPE: non ho fretta, ho solo dell’altro da fare.
CECCO: alla prossima?
BEPPE: per forza, alla prossima!

Cecco&Beppe