Moretti ha detto che la sconfitta europea contro Ostenda è stata immeritata, e evidentemente ha ragione. Tralasciando il “passi” di Ukic alla fine che poteva valere l’81 pari – ma quante polemiche -, Varese ha giocato molto bene per tre quarti, dimostrando che la squadra biancorossa è in netta ripresa. Poi alla fine Cavaliero e soci hanno ceduto, forse anche perché dalla partita di Sassari erano passate meno di 48 ore. E per ora va ancora bene così, ma contro Capo d’Orlando servirà ancora qualcosina in più. Intanto Moretti può ripartire da due certezze: la prima è il solito Ukic, con i suoi 21 punti e assist al bacio. Ma la seconda porta il volto e la grinta di Davies, cresciuto esponenzialmente nelle ultime settimane. Per il lungo anche un’insospettabile vena da tre punti, con un 4-6 che ha del clamoroso. Si aggiunge anche un 4-5 da due per evidenziare la sua prestazione quasi dominante sotto canestro. Si è svegliato anche Cavaliero, ma tolti questi tre c’è ancora troppa difficoltà. Thompson e Shepherd hanno combinato per otto punti, confermando i dubbi sul loro conto nello spot di ala piccola.

Si comincia allora a ragionare anche per cercare un tiratore di livello europeo, vista la difficoltà che Varese ha dall’arco. E potrebbe proprio essere un’ala. Anche se per ora c’è ancora da dirimere la questione nel pacchetto guardie. Su Kitchen nessuna nuova: continua ad allenarsi con l’Openjobmetis nella speranza di essere ingaggiato al più presto, ma non sarà facile. Oggi Galloway farà la risonanza magnetica: se è sano – come si crede – potrebbe addirittura avere minuti contro Torino settimana prossima e – perché no? – convincere tutti a puntare su di lui. Il rientro di Wayns invece è il più atteso, anche per vedere come si combinerà con Ukic: si attende il 15 novembre. Oggi pomeriggio intanto seduta pomeridiana per i ragazzi di Moretti: si comincia a lavorare per l’Orlandina.

lu.mastro.