Giornata di riposo per la formazione di mister Melosi che domattina alle 10 disputerà l’allenamento di rifinitura allo stadio in vista del match di domenica contro il Saronno. Fischio d’inizio alle 14:30. Qualche dubbio sulla formazione sarà sciolto solo domattina con l’attacco biancorosso che deve fare i conti con i leggeri infortuni di Giovio e Lercara, oltre a valutare le reali possibilità di avere tra i 18 Inacio Pià. Chi ci sarà sicuramente è l’estremo difensore Claudio Bordin che in questa stagione ha subito solo tre reti in otto gare ci campionato.
“Quando in estate mi è stato proposto di restare a Varese per me è stata una grande emozione – esordisce Bordin -. Giocare nella squadra della tua città è il massimo che può chiedere un calciatore e la categoria non conta nulla, noi siamo il Varese. Il calore della gente, l’amore dei tifosi ci tramettono una carica che ci dà quella marcia in più”.
Due stagioni fa l’esperienza in Primavera, ma anche in prima squadra… “Mi sono allenato tantissimo con la prima squadra e sono stato convocato per la trasferta di Trapani come terzo portiere. Sapevo che era impossibile giocare, ma il solo andare in trasferta, vivere il ritiro e andare in panchina con la maglia n. 32 con dietro il mio nome… è stato super”.
Nella Primavera biancorossa l’esperienza anche come rigorista. “Sono andato tre volte sul dischetto e ho fatto tre gol quindi per ora stop, non voglio rovinare la media. Scherzi a parte, penso che un portiere i rigori li debba parare più che segnare. Il mio gol spero di farlo neutralizzando un tiro degli avversari dagli 11 metri. Ti confesso che però nell’allenamento pre partita di Coppa Eccellenza contro l’Ardor Lazzate in previsione dei possibili rigori sul dischetto sono andato a provare”.
Varese squadra da battere, l’obiettivo è vincere. “Non dobbiamo nasconderci e, del resto, non lo abbiamo mai fatto. La squadra è stata costruita per vincere, sappiamo che non sarà facile, ma dobbiamo raggiungere il traguardo. La classifica dice che siamo primi vogliamo restare lì sino a fine stagione”.
Domenica arriva il Saronno, non certo una corazzata, ma una squadra con una tradizione alle spalle. “Non ci sono corazzate nel nostro campionato ma tante buone squadre che aspettano solo di venire a giocare a Varese per fare la partita della vita. Il nostro pubblico ci esalta ma, allo stesso modo, trasmette carica anche agli avversari. Loro sono comunque una buona squadra, noi dovremo cercare di imporre il nostro gioco da subito e far capire chi in campo ha in mano il pallino del gioco”.
Elisa Cascioli