Alessandro Ferri, general manager del Basket Saf.Co. Gallarate è la rappresentazione plastica di quanto contino, sempre di più, anche nel basket minore, qualità, capacità, professionalità, conoscenza della materia e idee. Per Alessandro, ottimo allenatore a tutti i livelli – ha guidato con successo squadre giovanili e vinto campionati senior tra C2 e C1 -, non è stato difficile trasferire la sua vasta conoscenza del gioco dietro la scrivania calibrandola ovviamente con l’ottica organizzativa adeguata al suo ruolo. Il tutto con la professionalità e la capacità di programmare di cui invece sembrano clamorosamente sprovvisti alcuni suoi “colleghi” che, in un ipotetico confronto, uscirebbero visibilmente avviliti. Il suo Basket Gallarate, reduce dalla larga vittoria contro Bollate, è solidamente al secondo posto e Ferri inquadra così il momento biancorosso: “La gara contro Bollate – dice il dirigente gallaratese -, è stata anche più facile del previsto. Probabilmente perché dopo la pessima figura rimediata a Luino abbiamo affrontato il match al top della condizione mentale risolvendo la pratica bollatese già nei primi dieci minuti (27-12 al primo break, ndr), gestendo e allungando poi con sicurezza negli altri periodi”.
La C2 è una categoria che conosci a menadito: qual è la tua impressione generale?
“Trovo che il torneo di quest’anno sia di un livello molto inferiore a quello degli anni passati. Certamente i ripescaggi “a manetta”, dal mio punto di vista una decisione molto discutibile, hanno “depredato” il valore medio complessivo. Tuttavia, il punto non credo sia solo questo. Penso infatti che sia subentrata anche una sorta di bassa motivazione generale che ritrovo, per esempio, nella scelta molto diffusa di giocare il venerdì. Scelta che, in linea generale, presuppone solo due allenamenti la settimana e, ancora in linea generale, un atteggiamento complessivo da “dopo lavoro” o, per dirla in termini più crudi, da lavori svolti al minimo sindacale. Di fatto è successo che l’impoverimento tecnico e fisico non è stato nemmeno rimpiazzato da un lavoro di quantità. Spero di sbagliarmi. Mi auguro che non sia così, ma dai discorsi che sento fare gira, perdonami il termine, un’aria di “scazzo” che solo pochi anni fa non apparteneva ad un campionato bello, combattuto e semi-professionale come la C2. Ma, ripeto e ribadisco, spero che la mia sia solo un’impressione sbagliata. Noi, comunque, in ogni caso, anche quando giochiamo al venerdì, teniamo la barra sui tre allenamenti settimanali e appena possibile li integriamo con una quarta seduta fatta di lavori atletici e tecnici specifici. Il tutto con la speranza di arrivare in primavera con più benzina nel serbatoio”.
Che considerazioni invece sui risultati offerti dalla settima giornata?
“Mi sono sembrati tutti nella norma e rispondenti alla logica delle previsioni. Poi, forse, si potrebbe eccepire qualcosa rispetto alle proporzioni raggiunte dalla scarto finale, ma scorrendo gli organici ho notato l’assenza, pesantissima, di alcuni giocatori chiave, il cui ruolo è davvero imprescindibile”.

 
C2 – SETTIMA GIORNATA
Luino-Bosto 49-60
Cantù-Cassano M. 77-55
Fagnano-Rovello 73-82
Tavernerio-Lentate 52-64
Gallarate-Bollate 88-59
Cerro Maggiore-ABA Legnano 67-59
Castronno-Tradate 89-72
Amici Pallacanestro Varese-Cadorago 75-91

CLASSIFICA
Cerro, Rovello, Cantù, Cadorago 12; Castronno, Gallarate 10; Tradate, Bosto, Lentate 8; 6; Pallacanestro Varese, Luino Legnano 4; Cassano, Tavernerio, Bollate, Fagnano 2.

Massimo Turconi