Da Södertälje a Trento: la Pallacanestro Varese macina chilometri e, dopo la FIBA Europe Cup, si rituffa in campionato. Domenica alle 18.15 Cavaliero e compagni scenderanno sul parquet del PalaTrento dove sfideranno l’ormai non più sorpresa Dolomiti Energia Trentino: “Trento di coach Buscaglia è una squadra importante che è al suo secondo anno di Serie A. Nella scorsa stagione ha impressionato e ha conquistato vari premi anche fuori dal campo; dopo un inizio titubante con diverse sconfitte, si è ripresa benissimo e ha concluso alla grande il campionato – spiega Paolo Moretti, coach della Pallacanestro Varese -. Quest’estate la società ha voluto fare un passo avanti e ha allestito un roster più profondo e competitivo e i risultati stanno arrivando”.

Coach Moretti si addentra poi sulle caratteristiche di Trento: “Hanno esterni e lunghi atletici e fisici, possono servirsi dell’esperienza di Poeta e, inoltre, sono un gruppo che sta insieme da molti anni e che ormai si conosce a memoria. Per noi sarà un test di alto livello e che metterà alla prova seriamente i progressi fatti finora. Resistere fino alla fine agli urti e alle loro folate vorrebbe dire giocarcela fino in fondo e provare nei minuti conclusivi a strappare i due punti. Non sarà semplice anche perchè Trento ha un gioco molto veloce e trasforma in un batter d’occhio l’azione da difensiva a offensiva. Altri punti forti per loro ai quali dovremo prestare la massima attenzione sono il pick and roll di Poeta e le uscite dai blocchi dei tiratori come Sanders e Lockett”.
Come i biancorossi, anche Trento ha affrontato un turno infrasettimanale di coppa: “Come noi, i nostri prossimi avversari mercoledì hanno giocato, seppure in casa, e hanno perso contro Bilbao. Hanno sicuramente fatto un viaggio in meno di noi, ma siamo pari quanto a partite disputate ed energie spese. Non può essere una attenuante la partita in Svezia”.

Il bilancio del coach è positivo: la squadra lo segue e si impegna, ma Moretti vuole di più: “Abbiamo ancora tanto margine di miglioramento dal punto di vista difensivo, offensivo e non solo. Quello che pretendo maggiormente dai ragazzi è di avere un approccio alle gare più solido, più focalizzato e meno attendista. Il nostro non è un problema fisico, ma spesso non riusciamo ad essere pronti sotto il profilo mentale a giocare ogni tre giorni. Questo è un limite che però possiamo combattere giorno dopo giorno facendo tesoro degli errori commessi durante ogni sfida”.
In questo processo potrà tornare utile Maalik Wayns, sulla via del definitivo recupero: “Verrà con noi a Trento, anche se non credo proprio sarà della gara. Tuttavia, ho fiducia e speranza che possa subentrare in corso d’opera mercoledì ad Ostenda”.

Laura Paganini