I due ex che hanno fatto grande il Varese, Leonidas Neto Pereira e Daniele Corti, domani torneranno nel Varesotto con l’obiettivo di battere la Pro Patria. Entrambi, infatti, vestono la maglia del Padova, imminente avversario dei tigrotti. “Non sarà una sfida facile – dice il primo -; nonostante la Pro Patria sia ultima in classifica, sta vivendo il suo momento migliore”. “Si tratta di una squadra che ha trovato il suo equilibrio – gli fa eco Corti – e nelle ultime ha subito molto meno pareggiando 0-0″.
Ai biancoscudati le cose non stanno andando benissimo: “Siamo partiti bene, poi Neto si è infortunato e abbiamo accusato la sua assenza – racconta il centrocampista –. Col suo rientro sono migliorate anche le prestazioni, ma ci sono mancati i risultati. Domani scendiamo in campo con l’obiettivo di tornare a vincere”.

Il brasiliano ha già affrontato i bustocchi: era il 14 marzo del 2009, data in cui si disputà Varese-Pro Patria terminata 3-1 con le reti di: Carrozza, Ebagua, Ripa e Buzzegoli. “Conosco bene la rivalità che c’è tra le due realtà – commenta l’attaccante -. Spero di riuscire di nuovo a batterla”. La gara d’andata allo “Speroni” terminò 1-1, ma allora Neto non faceva ancora parte della rosa biancorossa, c’era invece Daniele Corti che tuttavia saltò entrambi i derby: “Mi sembra che all’andata ero infortunato e al ritorno invece squalificato – rammenta-. Mi ricordo che ho assistito ad entrambe le partite dalla tribuna”. Il mediano affrontò invece i tigrotti con la maglia del Lecco l’anno precedente.

Il loro passato con la maglia biancorossa ricco di successi li rende un bersaglio dei tifosi di Busto? “Non penso che saremo presi di mira – risponde Corti -. Credo che i tifosi preferiscano sostenere i propri giocatori piuttosto che fischiare gli avversari”.
“Ciò che conta è la correttezza in campo – il parere di Neto -. Magari ci sarà anche qualche tifoso di Varese a tifare per noi ex. Sono tornato al ‘Franco Ossola’ e ho visto un entusiasmo ritrovato. Sono felice per la piazza anche se adesso penso al Padova”.

Elisa Cascioli