Peccato che una stagione così bella e, fino a questo momento, con toni trionfali debba essere minata da problemi che vanno a turbare l’ambiente. Ci riferiamo alla vicenda Pià e alle diverse versioni che sono emerse nelle ultime ore.
Torniamo a ieri mattina, all’ora di pranzo, quando, dopo che il quotidiano La Provincia aveva già anticipato la cosa, sul sito ufficiale varese-calcio.it viene data la notizia che il rapporto con il calciatore Ignacio Pià è stato risolto consensualmente tra le due parti. Al termine della gara, il Direttore dell’Area Tecnica Enzo Rosa fa chiarezza sull’accaduto in sala stampa: Il giocatore non è voluto venire incontro alle nostre richieste e così abbiamo pensato fosse meglio chiudere il rapporto.
La reazione di Pià è molto chiara e le dichiarazioni sono state rilasciate anche al quotidiano La Prealpina: “Non mi aspettavo un trattamento del genere. Ero felice di poter giocare, di poter dare finalmente il mio contributo alla squadra e dare una gioia ai nostri stupendi tifosi. Enzo Rosa, che tra l’altro quasi non conosco, mi ha messo alle strette con delle condizioni poco giuste secondo il mio modo di essere. Ero comunque disposto a trattare pensandoci un attimo, ma lui ha voluto una risposta in poche ore e il giorno prima di una partita che per me, come per tutta la squadra, era importantissima. Ho capito che forse il problema non ero io e nemmeno il mio ginocchio, ma i soldi che dovevo ancora avere. Sono un uomo, prima che un calciatore, meglio lasciare tutto al Varese e fare le valigie”.
Non sta a noi entrare nel merito della questione. Il Varese ha il dovere di essere sempre vigile sui conti e, se l’operazione rientrava in un’ottica di stimolo per il giocatore oltre che di risparmio reale, è stato giusto portarla avanti. Forse i modi e la tempistica non sono stati ‘ideali’: mettere alle strette un giocatore 24 ore prima di una gara e a 13 giorni dalla fine del girone di andata…ecco, forse si poteva aspettare. Quando qualcosa si rompe e due strade si dividono è chiaro che le parti siano distanti e le versioni dei fatti non collimino. E’ una stagione di gioia, iniziata con il fallimento dello scorso luglio, la paura di sparire e poi l’entusiasmo di ripartire dall’Eccellenza che vede la formazione di Melosi con nove punti di vantaggio sulla seconda in classifica, trascinata da un pubblico di Serie A.
Tutti insieme, ognuno con il proprio mattoncino, dobbiamo fare in modo che non si rovini quello che si sta costruendo, ovvero una stagione di entusiasmo e vittorie, dentro e fuori dal campo.

Mariella Lamonica