“Sono sempre stato una persona leale e mi sento deluso” sono queste le prime parole di Paolo Basile, general manager biancorosso, dimissionario dopo la “vicenda Pià” della quale ha già parlato il direttore dell’area tecnica, Enzo Rosa. Basile ha presentato le sue dimissioni e oggi pomeriggio è in programma un colloquio tra lui e i massimi vertici. “Oramai è chiaro che io e Rosa non possiamo più convivere – spiega – ed è anche ovvio che sono io a dovermene andare visto che Rosa detiene il 33 per cento delle quote societarie. Ha infatti precisato che nell’area tecnica comanda lui e per di più ha dichiarato che io non facevo parte della società, ma ero solo un collaboratore. Sono molto amareggiato”.

Basile, sul caso del giocatore brasiliano, portato a Varese proprio da lui, precisa: “Poteva trattarsi di chiunque altro: di Marrazzo, come di Giovio. Pià è stato usato per far fuori me – dice -. Parlare della sua situazione ci stava e ci stava anche un ridimensionamento dell’ingaggio, ne avevamo già parlato. Ma le modalità di Rosa sono state del tutto sbagliate: alla vigilia di una partita non si può dare un aut aut al giocatore che è pronto a rientrare dopo mesi di stop, e senza che io sapessi nulla. Gli è stato proposto di rinunciare allo ‘stipendo’ da qui alla fine, questa è la verità… altro che ridimensionamento del venti per cento”.

Rosa-LuccaAdesso il Varese si rimetterà sul mercato a caccia di una punta? Giovio non è al meglio della condizione, Marrazzo si è infortunato domenica, Lercara e Becchio sarebbero in grado di sostenere da soli il peso dell’attacco? Chi prenderà le decisioni su questo fronte? Il direttore sportivo Scapini o il direttore dell’area tecnica Rosa? Scoppieranno altre “bombe”? La mancanza di vittorie ha tolto all’ambiente biancorosso la serenità che l’ha contraddistinto sino ad ora. Lo dimostrano le continue risse che scoppiano al termine di ogni partite e spesso purtroppo coinvolgono i dirigenti in panchina che invece dovrebbero avere il compito di smorzare i toni. Brutte scene da vedere, nulla a che vedere con l’idea di sport che il presidente Ciavarrella, con il suo vice Galparoli, stanno promuovendo.

Elisa Cascioli