Il dopo Cimberio-Acea è tutto nelle parole del capitano biancorosso Teemu Rannikko. E, come sempre, l'analisi del finlandese è lucida e inappuntabile.
“Tutti volevano vincere, ma per come abbiamo giocato contro Roma non abbiamo disputato una buona partita. Non possiamo pensare che in casa vinciamo le gare per il solo fatto di scendere sul parquet di Masnago aiutati dai nostri tifosi. Roma è una squadra fatta di buoni giocatori, ma noi abbiamo commesso tanti errori in attacco e, probabilmente, qualcuno in più nella nostra metà campo difensiva. C'è stata l'opportunità di vincere comunque la gara con l'ultimo tiro, ma bisogna giocare meglio e chiudere le gare prima dell'ultimo secondo disponibile”.

Da fuori si ha l'impressione di un leggero calo fisico da parte vostra.
“Non penso stiano così le cose. Pochi giorni fa abbiamo vinto fuori casa contro Casale e non vorrei che magari qualcuno abbia pensato che per il solo fatto di esserci sbloccati in trasferta sarebbe stato facile vincere tra le mura amiche. Non è così perché questa serie A è molto, molto equilibrata. Bisogna sempre giocare bene tutti i quaranta minuti, giocare la nostra pallacanestro e difendere forte. La sconfitta non è nata da un problema di gambe e spero non lo sia stato nemmeno un problema di testa”.

C'è un momento chiave della scorsa gara?
“Abbiamo iniziato bene, poi abbiamo perso un po' troppi palloni e concesso troppi canestri facili in transizione a Roma come quello chiave di Datome a trenta secondi dalla fine. Questo è l'errore che più mi rimane impresso perché in settimana i nostri allenatori ci avevano avvisato della capacità di Roma di far male con questo fondamentale e noi non siamo stati capaci di evitare ciò”.

Ora si riparte dalla pausa per le Finali di Coppa Italia. Due settimane di stop prima della fondamentale trasferta di Caserta da cui Varese dovrà cercare di strappare i due punti a tutti i costi per tenere aperta la porta sui playoff.

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