Il futuro dell’ippica è seriamente a rischio. A far venire i brividi al settore è il taglio di risorse previsto di 20 milioni di euro dal disegno di legge della Legge di Stabilità in discussione in Parlamento. L’ippica nostrana in questi anni ha subìto infatti tagli pari a 145 milioni di euro. Si è passati dai 380 milioni del 2011 ai 177 previsti per il 2016. “E meno male che doveva essere l’anno del rilancio” ironizza Guido Borghi.

bettoleL’imprenditore e presidente della Svicc (Società varesina incremento corse cavalli) che gestisce l’ippodromo delle Bettole di Varese, fa il quadro della situazione ed evidenzia possibili soluzioni. Per lui l’ippica non deve essere nelle mani della politica “perché ci vogliono persone competenti per il settore, in grado di rilanciarlo. Oggi non esiste comunicazione, non c’è pubblicità e questo allontana i pochi giocatori di vacalli rimasti. Per far crescere uno sport che è anche spettacolo si devono fare investimenti anche in comunicazione.  Qui si vedono solo tagli. Occorre cambiare la gestione del comparto, partendo da dirigenti interni all’ambiente.».

Attualmente il volume di gioco è 0,7 e per Borghi “va portato almeno al 4 per cento. Questoaumenterebbe fatturato e posti di lavoro. Dalle 15mila persone si potrebbe arrivare a 40mila posti di lavoro”. Poi c’è anche il discorso che riguarda, in particolare, l’ippodromo Le Bettole di Varese che, nonostante tradizione e numeri (è quello con i maggiori volumi di gioco) viene penalizzato dalla programmazione. “Siamo considerati come un ippodromo satellite di Milano – spiega Borghi – ma non capisco perché non ci facciano correre un po’ meno in inverno e un pò di più in primavera, correre anche di sabato e di domenica, anziché sempre di lunedì”.

e.c.