Natale con i tuoi e Pala con chi vuoi ma il pari del “Martelli”, nonostante il gol sulla sirena, è tutto grasso che cola: “Va bene così anche se potevamo portarla a casa. Il punto però è giusto, abbiamo tirato in porta una volta sola”. La mente corre subito alle condizioni di La Gorga: “Sono un po’ preoccupato per lui (potrebbe trattarsi di frattura del setto nasale, ndr). Ha preso una brutta botta proprio dove aveva già una placca per un precedente infortunio a Varese”. L’uscita del numero uno tigrotto ha vanificato un cambio già preventivato: “Sarebbe entrato Veroni, o Galli. Loro mettono Momentè, Foglio e Ungaro mentre noi abbiamo una diversa profondità di rosa. Il punto è questo”. La fiducia in ogni caso non manca. Anche perchè a breve i citati Veroni e Galli, oltre al “portierino” (Pala dixit) Demalija, sosterranno un provino con la Primavera dell’Atalanta: “Ha fatto una bella parata. Sul gol credo non abbia colpe”.

Sul fronte Mantova il clima è piu cupo che mai con Javorcic che risponde con gli auguri a chi gli chiede del programma natalizio degli allenamenti. Aria di cambio di panchina? Chi lo sa. Intanto ai microfoni si presentano i (quasi) deb Bonato, Trainotti e Zammarini. In situazioni come queste ti aspetteresti dei veterani a metterci la faccia. Scelta singolare, ma passiamo oltre.

imageE veniamo a Christian Jidayi e Giuseppe Capua che chiudono a tono una giornata da non dimenticare. Per diversi motivi. A partire dall’ex di turno: “Sono soddisfatto della prestazione. La botta in testa? Non dovrebbe essere nulla di grave anche se ho la vista un po’ annebbiata”. A proposito, ma nella rinascita biancoblu, quanto conta l’allenatore? “Tanto, Pala ci tiene sotto pressione ma sa anche concederci momenti di libertà. Siamo davvero un bel gruppo. Io mi sono adattato a questo ruolo perché è quello che serve alla squadra”. Chiusura per il (quasi) match winner: “Sul gol sono stato anche fortunato. Per il resto stiamo crescendo. Sto uscendo da un momento molto difficile. Dopo la mia migliore stagione sono rimasto senza squadra. Devo ringraziare la mia famiglia e la mia ragazza che mi sono stati vicini”. Parte qualche lacrima. Qualche settimana fa non ci restava che piangere. Adesso è tutta un’altra storia.

– LA PARTITA

LE PAGELLE

Giovanni Castiglioni