La pallacanestro non si ferma sotto queste feste natalizie e allora l’Openjobmetis viaggia alla volta di Reggio Emilia solo 4 giorni dopo il convincente successo contro Cremona. Non sarà assolutamente una partita facile contro i vice campioni d’Italia visto anche il fattore PalaBigi. Già, perchè quest’anno la Grissin Bon non ha ancora perso tra le mura amiche disputando 6 gare e vincendole tutte con una media realizzativa di 82,8 punti a partita. Oltre ai meri dati statistici vi è anche la qualità del roster di Reggio Emilia, quasi integro rispetto a quello che a giugno scorso fece sognare la piazza emiliana. Equilibratore di questa squadra è il notissimo Rimas Kaukenas, campione che non necessita di presentazione alcuna, ma il cui impiego è in forse per un problema alla spalla che gli ha fatto saltare anche la recente trasferta a Sassari proprio per curare tale infortunio. Banale dirlo, ma Reggio senza Kaukenas perde parte del suo pericolosissimo potenziale come evidenziato proprio dal rovescio subito contro la Dinamo. Tanti italiani, ma importantissimo è l’asse lituano con Darjus Lavrinovic. Pivot classe ’79 dal talento cristallino, il gemello dell’ex senese Ksystof è un micidiale cobra a livello offensivo capace di giocate incredibili e lui e Veremeenko formano una coppia di assoluto livello sotto i cristalli chiamando ancora una volta Davies e Campani a fare gli straordinari sotto le plance. Allo stesso modo come non citare gli ex Indimenticabili Polonara e De Nicolao oppure la sfrontatezza e la pericolosità dalla lunga distanza di Della Valle e Aradori? E poi vi sarà anche la voglia di rivalsa dopo la pesante scoppola di Sassari da mettere sull’ago della bilancia…
Non mancano le voci di mercato anche in terra reggiana, col ceco Pechacek sul mercato (1,7 punti in 4′ di utilizzo medio) che piace a Caserta con l’intenzione di inserire nel roster un giocatore sotto le plance di maggior esperienza e talento. Innesto che ovviamente non riguarderà Grissin Bon – Openjobmetis di domani, ma che evidenzia come i reggiani vogliano far tanta strada in Italia e in Europa anche quest’anno.
Come battere questa Reggio? La lezione di Sassari ha insegnato qualcosa: se la tecnica Grissin Bon viene aggredita, messa sotto pressione e, perchè no, le mani addosso, allora è una formazione che può soffrire. Varese dovrà cercare di mutare pelle come un camaleonte per attuare questa strategia e replicare quanto visto contro Cremona che, per dirlo alla Manuel Raga, si sintetizza in “corazon y cabeza y c…”ve lo lasciamo immaginare! Una Openjobmetis che ha reagito nel più classico dei less is more alla perdita praticamente contemporanea di quattro elementi – Ukic, Galloway, Thompson, Shepherd – compattandosi al suo interno e aggrappandosi anche all’innesto di Kangur. L’estone non avrà certo brillato a livello realizzativo, ma è servito a riempire spazi in maniera adeguata dentro l’area, dando esempio ai suoi compagni, tirando qualche colpo giusto per farsi rispettare nel proprio pitturato e, infine, supportando come play occulto la costruzione del gioco. Un lituano in meno di là, un estone in più di qua. Magari la chiave di Reggio – Varese di domani è tutta qua.

Matteo Gallo