Il 2015 è stato un anno impensabile per Gabriele Ciavarrella, presidente del Varese Calcio, che “mai si sarebbe imagginato di costruire qualcosa di così bello. Il Varese è un’avventura della quale vado orgoglioso. Con Enzo, Piero e con tutti quelli che ci hanno aiutato, abbiamo messo in piede qualcosa di unico e di coinvolgente che va al di là del calcio. Sono stati sei mesi incredibili”.

Per Ciavarrella la partita più bella del suo Varese è statal’ultima del girone d’andata in casa con la Lomellina. La squadra ha giocato alla perfezione dimostrando tutta la sua crescita. La gara più emozionante e sentita è stata quella in casa del Legnano, ma quella più bella che ho visto è stata con la Lomellina”.
Parlando di gol invece, “Io mi emoziono quando vedo battere le punizioni – racconta Ciavarrella -. Il gol più bello per me lo ha segnato Capelloni su punizione. Penso che trovare la concentrazione e capire qual è il punto giusto stando sottopressione non sia mai facile”.

Con la complicità della coppia d’attacco Marrazzo-Giovio, il Varese ha fatto faville sottoporta. “In estate abbiamo puntati sugli attaccanti per evitare qualsiasi tipo di errore – commenta il presidente –. Marrazzo non ha deluso, è entrato subito nei suoi costumi entusiasmando tutta la tifoseria, anche quella più moderata. Lo stesso discorso vale per Giovio, invece Pià non è stato all’altezza delle aspetative”.

Nonostante il primo posto in classifica, le tante vittorie, c’è comunque stato un ostacolo difficile da superare? “Le difficoltà, come nel lavoro, sono sempre dietro ogni circostanza. Tengo la guardia alta e man mano affronti i problemi. Talvolta li risolvo anche in maniera dolorosa; quest’anno ho dovuto prendere una posizione forte sulla scissione di contrato con Pià. La decisione ha anche generato uno scossone interno, ma l’obietivo da raggiungere ci tiene tutti uniti. Poi le cose tornano a posto”.

L’entusiasmo ritrovato ha fatto sì che tifosi e squadra si sono ritrovati spesso insieme. “Direi che l’evento più bello dell’anno è stata la cena di Natale con tutte le facce biancorosse. In quella serata mi sono sentito un vero presidente – confessa Ciavarrella –, è stato molto emozionante vedere tutti quanti sotto la stessa bandiera. Ho parlato con tanti genitori dei nostri bimbi del settore giovanile che mi hanno chiesto quali sono le nostre intenzioni, quale sarà il futuro. Mi sono reso conto che ci affidano la cosa più grande che hanno, ovvero i loro figli. Non deluderemo nessuno. Poi c’è stata l’amichevole per Telethon, un momento divertente e importante. Sappiamo quanto è difficile raccogliere fondi e abbiamo deciso di sposare la causa. Il Varese non è solo calcio, vogliamo essere piazza”.

E veniamo al 2016 che è appena iniziato. “Ho raggiunto i ragazzi per augurare buon anno a tuti e ho detto loro che non devono cullarsi sui risultati ottenuti finora. Ho chiesto loro un Varese da record, numeri da capogiro, voglio facciano il meglio possibile e chiudano il campionato quanto prima. Mi hanno rassicurato facendomi capire che le loro intenzioni sono le stesse. A livello di società stiamo già provvedendo a quello che servirà 2016 – conclude -. Stiamo studiando il budget, abbiamo pensato a come ristruturazione lo stadio. Ci stiamo muovendo perché dobbiamo arrivare pronti”.

Elisa Cascioli