Conseguenze pratiche di una sconfitta in amichevole con l’Inveruno il 30 di dicembre? Umore di Pala agitato tendente al molto mosso e sgambata (semi)punitiva fissata per la mattina di San Silvestro. Della serie…ehm, passiamo oltre come da esplicita richiesta del tecnico tigrotto: “Oggi meglio non parlare di calcio”. Già, come se ci fosse altro di cui discettare. In realtà il 2-0 di Cerro Maggiore ha smascherato un vecchio cavallo di battaglia: “Perdere ha dimostrato che se non ci siamo di testa non andiamo da nessuna parte. Paradossalmente questo pomeriggio abbiamo messo un altro tassello sulla strada della salvezza”.
Paradossalmente, sia chiaro, perché lo spettacolo esibito in campo è stato per stomaci forti: “Qualcuno non ha approcciato la gara a dovere. Questo spiega alcuni cambi nella prima mezzora (fuori Zaro e Pisani, dentro Coppola e Ferri, ndr)”. E a proposito del Piso, il rapporto disfunzionale con l’allenatore segna la puntata numero…vai a sapere: “La fascia di capitano a Degeri? E’ stato un premio per la sua costanza dopo il lungo infortunio. Il vice capitano rimane comunque Pisani”.
Sul possibile incupimento del centrale di Castelfranco Veneto meglio pattinare via: “Bisogna essere superiori a queste cose”. Com’è come non è, il colloquio a fine partita tra il Pisani stesso e Patrizia Testa aveva però tutta l’aria del chiarimento diplomatico.

Sul fronte infermeria poche novità. Montini e Marchiori col Renate ci saranno ma non dal primo minuto mentre La Gorga (presente con vistosa mascherina protettiva) potrebbe tornare abile e arruolato solo per il Pavia. Quanto a Pià, lo standard accettabile è ancora lontano. Parole e musica affidate al solito Pala: “Sarà il nostro diamantino”. Venti minuti di qualità da febbraio in poi”. Per il mercato, invece, calma piatta. Che sa tanto di bonaccia: “Stiamo lavorando ma, a breve, nessuna novità”, conferma il DS in pectore Bratti. Nel frattempo i neo arrivati Vettraino e Guercilena hanno lasciato sensazioni agrodolci. Insomma, per Pesenti (o chi per lui) toccherà aspettare. In spagnolo aspettare si dice “esperar”, perché in fondo aspettare è anche sperare.

IL TABELLINO
Inveruno – Pro Patria 2-0 (2-0)
Pro Patria: Demalija, Zaro (dal 23’ Coppola), Pisani (dal 28’ Ferri), Veroni, Carcuro, Possenti, Taino, D’Alessandro, Vernocchi, Degeri, Guercilena. Entrati nella ripresa: Campironi, Jidayi, Galli, Vettraino, Manti, Piergentili, Capua, Pontiggia, Marra, Pià. Allenatore: Pala
Inveruno: Voltolini, Pape, Marioli, Morao, Botturi, Genga, Moriggi, Lazzaro, Gaeta, Broggini, Bernasconi. Entrati nella ripresa: Mustica, Ciappellano, Nava, Spadaccino, Truzzi, Pesce, Repossi, Chessa. Allenatore: Mazzoleni.
Arbitro: Andrea Macchi
Marcatori: pt. Broggini al 18’, Gaeta al 27’

Giovanni Castiglioni