Durante le celebrazioni degli eventi del Centenario del Varese Calcio Pietro Maroso, detto Peo, è stato sicuramente il personaggio che ha ricevuto più riconoscimenti: “Caro Marocco, -scherzando mi scherniva- mi dovete dare un premio come giocatore, uno come allenatore e uno come presidente. Si perchè io sono forse l’unico nella storia del calcio italiano ad aver vinto un campionato, con la stessa squadra, ricoprendo i tre ruoli“. E aveva ragione il buon Peo e oggi, a distanza di due anni, siamo fieri ed orgogliosi di aver dato il giusto tributo a chi ha contribuito a far diventare importante il nome di Varese nel panorama calcistico nazionale.
Nato a Torino il 16 giugno 1934, giunge a Varese nel 1965 dopo cinque stagioni giocate nell’Ivrea. Con i biancorossi in serie B vive cinque fantastiche stagioni (169 presenze), sotto la presidenza di Giovanni Borghi, che portano il Varese per la prima volta nella massima serie. Nel 1970 appende le scarpe al chiodo e dopo solo 2 anni viene chiamato sulla panchina del “suo” Varese. Un anno di B per fare le prove e al secondo tentativo (stagione 1973-74) è subito trionfo con il Varese che torna in serie A. L’ultima serie A: 1974-75. Torna ad allenare i biancorossi nelle stagioni 1986-87 e 1988-89: anche in questo caso riesce a portare i biancorossi dalla C2 alla C1. Nel 2004-2005, dopo il fallimento legato alla gestione Turri, il Varese riparte dall’Eccellenza con la famiglia Sogliano che lo chiama come presidente. Nel 2006-07 la promozione dalla D alla C2 con il massimo incarico in società. Ha salutato la città giardino proprio sul nascere del 16 settembre 2012. Ciao grande Peo e… grazie!

Michele Marocco

 

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