La giornata dell’Epifania ha accolto, in quel di Sumirago, le categorie del Gran Premio Giovanissimi, per la seconda prova regionale.
accademia gallaratese sumirago_1Tra i maschietti arrivano subito un oro e un bronzo grazie a Filippo Bonfanti e Filippo Galli: quest’ultimo cede in semifinale, in un assalto tiratissimo, proprio al compagno Bonfanti, ottenendo così un apprezzabile terzo posto. Superato l’avversario più ostico, Bonfanti centra l’ennesimo oro e, visto che ha vinto due prove su tre, ha già la matematica certezza del titolo regionale con una gara di anticipo. Sempre sul pezzo questi due giovani atleti che continuano a confermarsi ai vertici delle loro categorie.
Sempre fra i giovanissimi Rodolfo Fiorito inanella due vittorie al girone, cedendo solo al terzo turno ma dimostrando grandi miglioramenti. Alessandro Aspesi, al suo esordio, colleziona una vittoria al girone, superando il turno n.2 per poi cadere anche lui a quello successivo, ma dimostrando comunque di avere le caratteristiche giuste per rivelarsi in futuro un buon fiorettista.
Tommaso Iovino perde l’assalto valevole per la finale ad otto per un soffio: un vero peccato per un ottimo fiorettista che, talvolta, finisce col non esprimere al meglio le sue grandi qualità .
Matteo Ricci va ko anche lui nell’assalto per gli otto, nonostante una gara dalla condotta magistrale, fatta di determinazione e concentrazione ma, contro un avversario tostissimo, non può nulla. Importante, però, aver compreso quale strada perseguire. Tommaso Papa, invece, perde il turno precedente, incontrando troppo presto il vincitore della gara, bravo, comunque, per averci provato senza timore.
Nella categoria ragazzi/allievi Edoardo Franzini e Andrea Tamborini perdono entrambi per i 16, dimostrando, però, che il lavoro intrapreso in palestra è corretto e sta dando i primi frutti.
Hanno collaborato all’organizzazione di questa tappa Rebecca Zibetti , Michele Crespi e Patrizio Lico che l’Accademia Gallaratese si premura di ringraziare, in attesa del prossimo “giro sulla pedane”.

Mariella Lamonica