CECCO: eh no, Beppe, sei scomparso, ti sei dato alla macchia per troppo tempo…
BEPPE: prima di tutto, buon anno, visto che non ci siamo ancora visti né sentiti in questo 2016; a te e a tutti quanti, visto che comunque alla fine dell’anno mancano ancora quasi 350 giorni… E poi… non vedo il problema: si può stare benissimo anche senza le nostre chiacchiere.
CECCO: va beh, buon anno anche a te e a tutti quanti pure da parte mia; ma con te è inutile discutere, almeno su certe cose. Vediamo di recuperare…
BEPPE: a me pare che tutto sia rimasto com’era prima di Natale: la Openjobmetis soffre e fatica, il Varese vince, anzi stravince… L’unica cosa davvero positiva, te la voglio dire da cittadino di Varese e da cittadino italiano, è che forse s’è mosso qualcosa di importante nel caso di Lidia Macchi. Vedremo se le ipotesi degli inquirenti verranno confermate.
CECCO: l’unica cosa certa è che di questo caso si continuerà a parlare e parlare per chissà quanto altro tempo ancora…
BEPPE: a meno che Stefano Binda non confessi ma, a quanto sento, non mi pare ne abbia l’intenzione, ammesso naturalmente che sia lui il colpevole… Va beh, chiudiamo il caso, in attesa soprattutto che il caso venga chiuso anche da chi di dovere…
CECCO: certo, buon lavoro agli investigatori o agli inquirenti o a tutti quanti devono occuparsene per risolverlo. Da dove ripartiamo?
BEPPE: mah, da dove vuoi tu…
CECCO: mi dici che la Openjobmetis soffre e fatica ma sul piatto ci sono una vittoria esterna, a Caserta, e una striscia di tre successi consecutivi tra campionato e Fiba Europe Cup…
BEPPE: va beh, non mi pare il corrispondente di una vittoria in Eurolega… Senti, quest’anno conta solo un obiettivo: la salvezza. Sono stati commessi troppi errori in partenza, il fatto che a questo punto del campionato, cioè in avvio di girone di ritorno, si stia pensando di bruciare già l’ultima possibilità di cambio la dice molto lunga sulla considerazione che dentro la stessa società sia maturata riguardo le scelte estive. E allora stiamo ai primi danni, giochiamo sereni e tranquilli, godiamoci le gioie che questo gruppo potrà eventualmente ancora riservarci, come la vittoria di Caserta, ad esempio, o quella contro Cantù, e amen…
CECCO: ma tu l’ultimo cambio lo faresti?
BEPPE: io no. Parlo naturalmente in ottica salvezza, visto che la Openjobmetis ha otto punti di vantaggio nei confronti di Capo d’Orlando.
CECCO: veramente i punti di vantaggio sarebbero solo sei…
BEPPE: sì, sono solo sei, ma Varese ha vinto in trasferta a Capo d’Orlando, dunque se nella partita di ritorno al PalaWhirlpool non rovescerà il secchio del latte così faticosamente munto… potremmo già considerarli addirittura dieci quei punti. Ma non corriamo troppo…
CECCO: a me pare che ci sia una certa aria di fronda nei confronti del presidente Stefano Coppa…
BEPPE: è anche la mia impressione, però bisogna considerare alcuni fattori. Il primo: le cose non vanno bene, anzi vanno piuttosto male, e allora si sa che quando le cose non funzionano i critici si fanno più decisi e “cattivi”. Il secondo: si è detto e scritto di un deficit societario piuttosto corposo, c’è chi parla di 350 mila euro e chi addirittura si spinge a ipotizzare 700 mila euro, che sarebbe una cifra piuttosto preoccupante anche in prospettiva. C’è un bel detto, che ti recito in italiano e non in dialetto: “In tempo di guerra, più balle che terra”. Voglio dire che i 700 mila euro sono magari solo una chiacchiera ma che la Pallacanestro Varese sia un po’ indebitata è fuori di dubbio e allora nel mirino finisce soprattutto il presidente, che è anche colui che da anni tiene i conti. Il terzo: il consorzio non funziona. Anni e anni orsono, quando venne creato da Vescovi e da Lo Nero, si parlò di una speranza di espansione che avrebbe dovuto portare il numero dei consorziati a 200 o giù di lì. Invece oggi i soci sono solo 53 e allora vuol dire che, al netto della crisi, qualcosa non ha funzionato.
CECCO: va beh, aspettiamo il derby con Milano che arriverà senza Gentile…
BEPPE: vado contro corrente: sono d’accordo con chi sostiene che Milano gioca meglio senza Gentile. Poi attendo qualche scomunica… Non voglio dire che Gentile sia scarso, ci mancherebbe, ha anzi un talento enorme, ma è un giocatore difficile da inserire in un contesto.
CECCO: passiamo un momentino al calcio: il Varese ha annunciato il progetto per il nuovo stadio, con il via ai lavori previsto tra un annetto. Anche se il presidente Ciavarrella ha detto che al momento non c’è un piano economico definito. Che mi rispondi?
BEPPE: prima di darti il mio parere su questa cosa, voglio dirti che apprezzo gli sforzi dei vertici biancorossi che continuano a proporre iniziative per garantire la sopravvivenza al club. Penso che il progetto sia ambizioso e basarsi solo su risorse che devono arrivare da ‘fuori’ sia un po’ utopistico.
CECCO: Bene, prendo atto… però?
BEPPE: Poi ci può essere l’imprenditore che dice: “Bene, lo stadio per me è strategico e vale un grande investimento”.
CECCO: un’ultima cosa, i trofei del Varese 1910 all’asta: che tristezza…
BEPPE: sarebbe bello che chi li dovesse acquistare li donasse poi al Varese Calcio. Speriamo accada… E con questo…
CECCO: e con questo… alla prossima. Giusto?
BEPPE: giusto. E, te lo prometto, più ravvicinata.
CECCO: ci spero…