E’ stata una delle compagini che più ha sorpreso, in negativo, in questo girone d’andata, vuoi perché arrivava da una stagione magica, vuoi perché disponeva all’inizio dell’anno di una rosa attrezzata, era certamente considerata come “l’avversario da battere”, fatto sta che ad oggi il Leggiuno si trova poco sopra la zona playout, con 20 punti totali. Per dirla tutta, nemmeno noi di Varese Sport eravamo stati tanto “gentili” con i pagelloni di metà anno, ma dopo aver preso atto di quanto successo, ora conta solo guardare avanti.
Gorla-LeggiunoLo fa mister Claudio Bittoni, al suo terzo anno alla guida di questa squadra, che non cerca certo alibi per una metà stagione “difficoltosa” e che riparte dalla vittoria nel derby di domenica scorsa. Alla 1° giornata di ritorno, infatti, ci ha pensato Spadaccino a regalare i tre punti a se stesso e ai suoi compagni di squadra, permettendogli così di battere una corazzata come Brebbia che fino a questo punto ha impressionato e che milita in 3° piazza.
Questa vittoria è sicuramente un’iniezione di fiducia, ma non risolve i nostri problemiesordisce il tecnicoche sono diversi, a partire da una rosa che ha subito defezioni importanti (vedi Famulari per guai fisici), che ha recuperato da poco giocatori in arrivo da infortuni lungo degenti (vedi Sciarini), ma vedi anche la mancanza di gol”. Già i gol: dati alla mano, il Leggiuno ha tirato molto più in porta rispetto allo scorso anno, eppure quest’anno le marcature per il momento sono solo 20: “Ci sono annate come quella passata, dove giochi bene ma ti gira anche tutto a favore, ed annate come questa, dove la sorte è avversa, e i gol faticano ad arrivare – afferma ancora il mister che poi prosegue – la verità è anche un’altra: dopo che vinci i playoff e arrivi ad un soffio dalla Promozione, quando riparti è normale essere temuto, fino a maggio eravamo “solo una buona squadra”, da settembre siamo stati visti come “quelli da battere”. E ciò comporta, inevitabilmente, che gli avversari diano sempre qualcosa in più, ma anche che le aspettative crescano: “A questi livelli il divario tecnico non è abissale, è il fattore psicologico che fa tutto, è la testa che fa la differenza”.
Alla luce di tutto ciò, non resta che ragionare di domenica in domenica, e se quattro giorni fa in un match equilibrato, sono stati Fedele e compagni a spuntarla, non è detto che non riaccada nel prossimo impegno dove, però, “Arriva il Morazzone, la formazione più forte del gruppo insieme alla Solbiatese”.
Determinazione e serenità le parole chiave di Bittoni che non risparmia, infine, un aneddoto: “L’anno scorso prima della finalissima playoff, dal lato dei bustocchi c’era silenzio, nel nostro si cantava…ecco cosa vorrei sempre dai miei ragazzi, quella serenità, quella leggerezza nel doversi giocare una partita, accompagnata dalla determinazione e dalla volontà di farcela”.

 

Mariella Lamonica