Buttiamola là, azzardando un paragone davvero estremo: Busto 81 – Olimpia come Napoli – Juventus. Che ve ne pare? No non siamo impazziti, ci siamo lanciati in un confronto un po’ estremo, ma il senso, seppur con i dovuti accorgimenti, è il medesimo della comparazione fra le due eccellenze di serie A.
Se nella massima serie per il confronto diretto bisognerà attendere sabato 13 febbraio, questa “piccola” pagina di calcio regionale, sfodererà il suo big match già domenica, quando si disputerà il turno numero diciannove. A differenza di Napoli e Juventus, i punti che oggi dividono le due formazioni sono sei ed in favore dei bustocchi (41 a 35). Ma ciò che le elegge le due squadre più rappresentative di questo girone sono indubbiamente i ruolini di marcia: i biancorossi, che si sono presi la vetta fin dal primo giorno e che non l’hanno più lasciata, su 18 gare hanno fatto bottino pieno dodici volte, collezionando poi 5 pareggi ed un sola sconfitta. Impressiona più di tutti il dato della differenza reti, visto che quel +25 (43 gol fatti sono un’enormità) va a rimarcare la prolificità di un attacco davvero scoppiettante, che trova il suo re in Nicola Aloe, 11 reti e attuale capocannoniere (insieme a Milazzo, Uboldese e Miele, Gavirate). L’Olimpia risponde con 35 punti frutto di 10 vittorie, 5 pareggi e 3 sconfitte, ed una differenza reti di +12 (32 fatte, 20 subite). castellanzese-busto81_7
Tanti i top player fra le due rose, ma anche due timonieri d’eccezione che stanno dimostrando ottime capacità di tecnici e di gestione. Il primo risponde al nome di Paolo Crucitti, e guida proprio la capolista. Ma com’è il clima in via Valle Olona?Sereno, tranquillo, nonostante ci sia qualche grattacapo…” Ovvero? “Purtroppo abbiamo alcuni giocatori acciaccati soprattutto nel reparto avanzato e sono in forte dubbio per domenica, sarà davvero un peccato se non dovessi averli a disposizione, ma so anche di avere una rosa ampia e all’altezza, troveremo soluzioni altrettanto valide”, afferma deciso il coach. Qualcuno, però, lo ha anche recuperato, come Cimino, che non si era ancora affacciato in questo 2016 fino a quattro giorni fa,   quando ha giocato un tempo con la Lentatese: “Un pezzo importantissimo per noi, un ragazzo di spessore che merita, avevamo bisogno del suo rientro, per fortuna ci sarà”. Ma che partita si aspetta mister Crucitti?Indubbiamente tosta, tostissima, avremo di fronte un avversario temibile, con tanti giocatori di qualità, come Esteri, e con un attacco di primo livello, ma non possiamo certo avere paura di loro, come di nessuno, siamo davanti, essere inseguiti è sempre meglio che inseguire”. olimpiaSarà decisiva per il campionato? Crucitti non ha dubbi: “No, non sarà decisiva ma è chiaro che se dovessimo vincere andremo a più nove e a quel punto avremo tanti match ball a disposizione, viceversa se dovesse capitare un mezzo passo falso non faremo drammi, continueremo ad essere davanti; comunque dovranno sudarsela, eccome se dovranno sudarsela”.
E la tranquillità e le idee chiare sembrano regnare anche a Ponte Tresa, dove qui il timoniere della nave è Vincenzo Rinaldi. “E’ il big match, gli inseguitori faranno tutti il tifo per noi, ma guardiamo in casa nostra e penseremo a fare la nostra partita; siamo tranquilli, non ci sono pressioni, andremo a Busto consapevoli di incontrare l’attuale regina del campionato, con tanti giocatori di qualità, uno su tutti Casorati, ma non per questo ci sentiamo inferiori a loro, né tantomeno presuntuosi”. “All’andata fu una gara abbastanza equilibratacontinua il tecnicodove giocammo praticamente un tempo per uno, e alla fine fu pareggio, questa volta la nostra ambizione massima è di fare la partita, ovvio che non sarà facile ma ci proveremo, abbiamo le nostre armi da giocarci”. Decisiva si, decisiva no?Per me no, il campionato è lungo, ci sono ancora 36 punti in palio, basta poco per riaprire i giochi, e noi tenteremo già domenica di tenerli apertissimi”.
Diplomazia e ragionevolezza, al momento sono queste le componenti che regnano e precedono la sfida di cartello di promozione del 2016, ma poi si sa che una volta partito il fischio d’inizio “può succedere proprio di tutto”, perché l’imprevedibilità è certamente una delle maggiori bellezze del calcio, e che si parli di Serie A o Promozione, fa poca differenza.

Mariella Lamonica