Calendario tenero. Difesa bunker. Undici consolidato. Con queste tre mosse il Pordenone ha fatto scacco al secondo posto agganciandolo nell’ultimo weekend. Poteva esserci un avversario più tosto in questa fase della stagione? Forse no. I neroverdi che ospiteranno sabato la Pro Patria (ore 15, stadio “Ottavio Bottecchia”) sono infatti la squadra più calda del momento. Perché arrivano da un pokerissimo di vittorie (ottenute peraltro con 5 delle ultime 8 in classifica). Perché non subiscono reti da 360’ (Perna al 92’ del successo esterno del 9 gennaio con la Giana Erminio). E perché il tecnico Bruno Tedino ha ormai cristallizzato la formazione in un solido 4-3-3 d’ordinanza. Salvo l’attaccante Luca Strizzolo (esploso con due reti nelle ultime tre gare) e il neo acquisto Marco Martin. Proprio il terzino sinistro non sarà però disponibile causa squalifica arrivata puntuale dopo la quinta ammonizione (le prime quattro rimediate nel Pavia da dove è arrivato in prestito il 22 gennaio). Il Giudice Sportivo Pasquale Marino ha provveduto anche ad ammonire Saverio Granato (espulso sabato dalla panchina per proteste verso l’arbitro) e a diffidare Giovanni Zaro in virtù del quarto cartellino giallo stagionale.

Salvatore Guarino arbitroPer la sfida contro i friulani è stato designato l’arbitro Salvatore Guarino di Caltanissetta (assistenti Mattia Scarpa e Davide Balzelli entrambi di Reggio Emilia). Il fischietto villalbese ha già diretto la Pro Patria due volte. In questa stagione a Lumezzane: 2-1 il 10 ottobre con rigore fantasma per i bresciani e conseguente sfogo nel dopo gara di Fulvio Collovati. E l’anno passato a Como: 4-3 per i lariani (ancora il 10 ottobre) con rosso a Baclet e sbroccata di Lulù Oliveira nel post partita. Che dire, non certo una designazione felicissima per il “terzo anno” con 35 gare alle spalle (15 vittorie interne, 13 pareggi e 7 successi esterni il bilancio).

E a proposito di sciagure arbitrali, il papocchio realizzato sabato allo “Speroni” da Andrea Zingarelli di Siena merita (una volta riviste le immagini) una moviola ad hoc per gli episodi controversi:
– 11’ prima rete annullata alla Pro Patria. Sul destro di Pisani (nella foto), Pià è tenuto in gioco da Dalla Bona. L’assistente Colinucci alza la bandierina ma il gol è regolare.
31’ rigore per l’AlbinoLeffe. Il fallo di Zaro su Danti avviene abbondantemente fuori area (non meno di un metro). Il difensore biancoblu (già ammonito) andava però espulso attraverso un secondo giallo perché (come da regolamento) “trattiene un avversario per impedirgli di impossessarsi del pallone o di raggiungere una posizione vantaggiosa”.
34’ fallo di Pià nell’area dell’AlbinoLeffe. Sul cross di Ferri, Ferretti cerca di colpire il pallone stendendo platealmente Pià (che è in posizione regolare). Rigore chiarissimo ma per Zingarelli la punizione è contro la Pro Patria.
46’ seconda rete annullata alla Pro Patria. Sulla conclusione da fuori di Degeri, Ferri è a terra oltre l’ultimo difensore dell’AlbinoLeffe. Secondo la FIFA (che ha variato l’interpretazione della regola nell’aprile 2013), “Qualora un giocatore in fuorigioco interferisca con la visuale di un difensore o un portiere, senza tuttavia cercare di conquistare il pallone, il giocatore suddetto non sarà considerato in fuorigioco”. Secondo l’assistente Spreafico (e il direttore di gara) è invece offside.
58’ terza rete annullata alla Pro Patria. Destro di Coppola, respinta di Amadori e tap in vincente di Zaro. Le immagini non chiariscono i dubbi ma la sensazione è che (almeno questa volta), Zaro sia in fuorigioco.
82’ rete di Pesenti. Sull’assist di Banegas, l’attaccante dell’AlbinoLeffe è dietro la linea della palla. Il gol è regolare.
84’ rete di Zaro. Sul traversone di Possenti, Zaro sembra essere oltre la linea difensiva seriana. Gol dubbio.

Insomma, almeno 6 chiamate chiaramente errate di Zingarelli e dei suoi assistenti. Di cui 4 a danno dei biancoblu. Davvero troppe. Per questa Pro Patria.

Giovanni Castiglioni