In campo cerca di trascinare i compagni con le sue giocate, fuori dal rettangolo verde, con la sua simpatia contagiosa: Antonio Ippolito, capitano del Gorla Maggiore (4° in classifica a quota 33 punti, ma con una partita in meno) , fa il punto della situazione sull’attuale campionato di prima categoria e sul “suo” Gorla. Suo perché da 6 anni a questa parte si è cucito addosso i colori grigiorossi ed ogni domenica, quando scende in campo, il suo unico obiettivo è “onorarli al meglio” e spingerli il più in alto possibile. E quest’anno fino a dove? “Bella domanda, è un campionato troppo equilibrato anche solo per sbilanciarsi”.
gorla maggiore magliettaGià, mai come quest’anno ogni volta che chiedi “la favorita” del girone A, la titubanza la fa da padrona: troppi risultati incerti e sorprendenti si alternano ogni domenica, la prima fatica con l’ultima, e basta una vittoria per passare dalla zona playout alla zona playoff. Ma anche Gorla è caduta in questa trappola: due pareggi nelle prime due giornate di ritorno, maturati contro Ispra Angera e Rasa, fanno tanto pensare a qualche punto perso per strada. “Proprio così, anche se comunque bisogna guardare tutte le condizioni in cui maturano questi risultati, come ad esempio una rosa rimaneggiata per squalifiche ed infortuni, un calo fisiologico che soprattutto nel mese di gennaio ci può stare, ma anche la bravura degli avversari; uno dei segreti per far bene in questi campionati è adattarci al volo a tutto ciò che può succedere, essere “camaleontici”, e questo forse ci manca un po’”. Poi però arriva una vittoria, di misura nel risultato, ma di carattere sul campo, contro una squadra tostissima, “bestia nera” dei gorlesi, il Cas: “Sinceramente in sei anni che sono qui non ricordo di aver mai vinto contro di loro, era il momento di sfatare questo tabùafferma senza giri di parole Ippolito che non si esime nel sottolineare il modo in cui si è stato conquistato quel successo con “Bel gioco, grinta, carattere, cuore, undici leoni, in perfetto stile Gorla insomma!”. E se vincere aiuta a vincere, come si suol dire, il momento era propizio per continuare a farlo anche nell’ultimo turno, ma ci si è messa di mezzo la pioggia ad interrompere il trend: “Anche domenica eravamo carichissimi, ed incontrare la Solbiatese in casa poteva essere un bell’ago della bilancia, per misurarci e per dare continuità alla bella prestazione dimostrata sette giorni prima, quindi ci dispiace non aver giocato, però è anche vero che era improponibile con quel campo allagato”. Dunque spazio a Gorla – Solbiatese mercoledì 17 febbraio ore 20.30, chiaramente presso il comunale di via Roma.
Prima però un’altra battaglia attende i ragazzi di Mirko Colombo: domenica, infatti, si va ad Arcisate per incontrare la Valceresio. “Altro tabù da sfatare per me e i miei compagni – prosegue l’attaccante – visto che anche con loro ogni anno facciamo una gran fatica, forse perché siamo abbastanza speculari, e quindi colpirli nei punti deboli non è affatto semplice, ma ce lo siamo detto e ridetto mille volte, dobbiamo continuare a lavorare e lottare se vogliamo ottenere qualcosa d’importante”. D’importante quanto?Non lo so, il più importante possibile”. Fino a vincere?Come già dissi qualche mese fa credo che la squadra più attrezzata per farlo sia Morazzone, continuo a pensarlo, ma noi non molliamo e anche in questo weekend scenderemo in campo con il coltello fra i denti”.

Mariella Lamonica