Come domenica, ma a morale e punteggi invertiti. Se con Capo è stato Boatright all’ultimo a far sprofondare Varese, con il Gaziantep è la bomba sulla sirena di Wayns a regalare ai suoi la vittoria. Una partita difficile da decifrare, fatta di sorpassi, controsorpassi e ribaltamenti di fronte. Ma con due protagonisti su tutti. Innanzitutto Faye, il “game hero” per la Fiba. 21 punti e 10 rimbalzi con il 58% al tiro: tanta roba. E soprattutto moltissima difesa, anche sui playmaker avversari. Quello che sarebbe servito domenica, ma il senegalese nel secondo tempo ha giocato solo quattro minuti… Oltre a Faye, il protagonista è stato Wright, secondo top scorer di serata con 17 punti e il 70%. Ma a rubare l’occhio sono i 7 assist, ciò che serve a questa Varese. L’impressione è che l’Openjobmetis abbia trovato il suo playmaker: sa leggere bene le situazioni e innesca i compagni, non disdegnando le scorribande in contropiede. Sono netti i suoi miglioramenti rispetto a tre giorni fa, e anche il minutaggio è stato discreto. Varese avrà bisogno di lui per cercare lo scatto per la corsa salvezza, ma Moretti è convinto: Wright è davvero forte. Certo andrà aspettato anche un banco di prova più intenso, ma le premesse sono ottime. Anche perché sono i compagni a beneficiarne, soprattutto i lunghi come lo stesso Faye e Davies, ieri dominatori. Se dobbiamo trovare cosa non è andato, è la convivenza con Wayns. Partiti insieme in quintetto, Moretti ha subito rotto la coppia, e durante la partita non hanno condiviso molti minuti. Se in attacco danno la doppia opzione di playmaking, in difesa vanno in mismatch con quasi tutti gli avversari. E con esterni come Calloway, Rautins e anche Stone, ieri sera per la coppia ex Nba era davvero dura. Ed è probabile che Moretti stia cominciando a valutarli più in alternativa l’uno all’altro, soprattutto con il rientro di Cavaliero, che potrebbe avvenire anche mercoledì prossimo. Sicuramente prima di vederli assieme – e siamo sicuri che loro al 100% siano la vera arma di Varese – dovranno passare altre partite di “assestamento”. E Wayns ieri – al di là del canestro finale – non ha fatto registrare statistiche indimenticabili, come ultimamente gli capita. Ed è curioso come – spulciando fra i numeri – Varese arrivasse a questa partita con 23 triple tentate di media, e ieri ne abbia tirate solamente 11. I punti sono arrivati soprattutto in contropiede: addirittura 26 contro gli 11 turchi, aspetto in cui la doppia opzione Wayns-Wright potrebbe risultare decisiva.

OJM Varese-Gaziantep 01E nel frattempo, prosegue la contestazione degli Arditi verso la dirigenza. All’inizio della partita è stato esposto uno striscione piuttosto eloquente. Vengono invocate alcune dimissioni della dirigenza: l’obiettivo scontato è il presidente Stefano Coppa, reo di avere promesso ma di non avere agito abbastanza. Probabile che fra i bersagli ci possa essere anche Bruno Arrigoni, responsabile della costruzione della squadra. Quest’ultimo – però – ha esaurito la sua mansione con l’esaurirsi dei tesseramenti, e comunque sembra improbabile una sua conferma a Varese l’anno prossimo, soprattutto dopo ciò che ha deciso il consorzio lunedì sera. Ma non è finita qui, perché verso la fine della partita un gruppetto di cinque o sei Arditi ha lasciato la curva e si è fatto metà palazzetto per “discutere animatamente” con lo stesso Coppa, senza essere fermati da nessuno. Il presidente – circondato da polizia e steward – all’inizio ha anche risposto (era vicino al tunnel), poi ha lasciato perdere. Emblematico del clima che si sta vivendo a Masnago. Probabilmente non quello che serve per aiutare la squadra.

lu.mastro.