Rosso Chillemi bassano calcioUna ex Miss Italia. Un giovane imprenditore figlio del re del casual. Un club che prima di ogni altro ha trasferito nel calcio la filosofia del terzo tempo della palla ovale. Per il Bassano il passo dal social al glamour è stato breve, brevissimo. Quasi inevitabile. Tutta colpa (si fa per dire) della storia d’amore tra Francesca Chillemi (regina di bellezza tricolore nel 2003) e Stefano Rosso, presidente del sodalizio veneto ed erede del marchio Diesel, l’impero della moda fondato dal padre Renzo. La love story (cominciata l’anno scorso) è già stata coronata (il 23 febbraio) dalla nascita della figlia Rania. Una parentesi rosa che ha fatto involontariamente da sponda anche alle contingenze della squadra, impegnata nell’undicesima stagione consecutiva tra i professionisti.

Dopo la sconfitta con il Como nella finale playoff dell’anno passato, le speranze di accesso alla categoria cadetta sono ancora legate all’appendice post stagionale. Impossibile infatti pensare di recuperare 10 punti in altrettante giornate al Cittadella. Tanto più che nelle ultime 5 gare il divario si è allargato a dispetto delle 3 vittorie ed i 2 pareggi di Bizzotto & C. E in mezzo ci sarebbe anche il Pordenone che ha vinto le ultime 8 e precede i giallorossi di 3 lunghezze. Quindi andranno misurate le energie da qui alla fine aspettando il redde rationem di giugno. A cui la formazione dell’ex Varese Stefano Sottili arriverà (dovesse farcela) con un assetto consolidato nonostante a gennaio sia partito il capitano Simone Iocolano e siano arrivati (tra gli altri) Matteo Momentè e Dario D’Ambrosio, gemello (di fatto e di ruolo) del Danilo terzino dell’Inter.

Quale undici scenderà in campo sabato (ore 17.30, stadio “Speroni”)? Plausibile conferma del consolidato 4-2-3-1 con Gian Maria Rossi in porta; D’Ambrosio, l’ex Ascoli Barison, il capitano Bizzotto e il bassanese Stevanin in difesa; Mattia Proietti e il napoletano Cenetti interni; l’ex Pistoiese Falzerano, Gianvito Misuraca e l’ex biancoblu Candido a sostegno della punta Momentè. E chissà che i tigrotti non possano anche contare sull’effetto sorpresa. Martedì infatti Falzerano ha dichiarato al sito societario: “Vincere una gara non è mai facile, loro hanno in rosa giocatori d’esperienza e qualità come Carcuro, Santana e Ferri”. Che dire, bene sul capitano e su Marito, non benissimo su Carcuro che è a Rimini da metà gennaio.

All’andata (era il 24 ottobre) al velodromo “Rino Mercante” finì 1-0 con trincea bustocca perforata solo nel finale da un velenoso tracciante di Proietti. Nella storia gli incroci sono invece solamente 5. Quello citato più un altro successo veneto e 3 pareggi. La Pro Patria, insomma, non ha mai vinto. Ma ha messo a segno 4 reti (tutte nella passata stagione) di cui 3 a firma Roberto Candido. Che ora, però, sta dall’altra parte. Una ragione in più per tenerlo d’occhio.

Giovanni Castiglioni