È stata la settimana che cambia la stagione? Forse, intanto Varese si gode i due successi consecutivi contro Torino e Gaziantep. Da un lato la salvezza è più vicina, dall’altro i biancorossi hanno scritto un po’ di storia, perché era dal 2003-2004 (Uleb Cup) che Varese non approdava ad un quarto di finale europeo. E soprattutto, la squadra ha dimostrato di aver metabolizzato il caso-Faye sia dentro che fuori dal campo, mostrando una grinta ed una voglia veramente impressionanti. Ora Varese è nelle Final Eight di FIba Cup, e il prossimo avversario sarà Anversa, con l’Openjobmetis che avrà ancora il fattore campo. Sicuramente i belgi non sono irresistibili, ma hanno sconfitto l’ASVEL da sfavoritissimi: sarà una bella sfida. Intanto la società gongola: con l’accesso ai quarti nelle casse entrano circa 50mila euro, una bella sommetta. E non è finita qui, perché se si accedesse alle Final Four – se dovesse succedere Masnago si candiderebbe come sede – il premio per i piazzamenti andrebbe dai 50mila ai 250mila euro, cifre sicuramente stuzzicanti. Venendo al campo, questa sfida ha mostrato una volta di più l’importanza in leadership e numeri di Chris Wright. Ieri l’americano ha tirato con il 60% ma soprattutto ha messo a segno 8 assist, ma è il suo carisma a stupire tutti. i compagni di squadra da quando c’è lui migliorano in fiducia e rendimento. Su tutti, Wayns. Per sua stessa ammissione e anche per bocca di Moretti. L’ex Phila è più tranquillo da quando c’è Wright di fianco, e non deve più avere l’ossessione di essere il go-to-guy in ogni situazione. Il risultato è che è anche più lucido quando la palla scotta: la palla della vittoria ieri è partita ancora dalla sue mani. A posteriori, è andata molto meglio così: l’innesto di Wright è stato assolutamente decisivo per Varese, e i tifosi invocano una sua conferma per l’anno che verrà. Paradossalmente – a questo punto – è stato un bene che Stone non sia riuscito a vestire biancorosso, perché Wright non sarebbe arrivato. E poi – onestamente – lo Stone arruffone di queste serate europee sarebbe servito ben poco. Almeno, molto meno di quanto sta facendo Wright. Ma che paura quelle sue tre triple di fila…

Adesso la società guarda al mercato: con Faye che sarà tagliato per “giusta causa”, l’unica strada per il campionato è prendere un Under 19 straniero. Diverso il discorso per la Fiba Cup, dove Varese ha ancora un tesseramento e potrebbe puntare su un uomo pronto per andare in fondo nella competizione. La Prealpina lancia un paio di nomi. Nel primo caso ci sarebbe Todor Radonjic, che adesso gioca in B alla Stella Azzurra Roma. Non è però un profilo che entusiasma, anche perché è un’ala piccola, e difficilmente a questi livelli potrebbe giocare minuti di qualità. Più percorribile la strada dell’uomo europeo: sul mercato c’è Daniel Kickert, ala grande australiana che ha giocato a Livorno e con esperienza anche in Spagna. Il campionato in Australia è appena finito, e non è escluso che si possa rimettere in gioco come Goulding a Torino, suo ex compagno di squadra.

Chiudiamo con una bella storia. Ieri Cavaliero ha giocato una partita di sacrificio assoluto, e fino a 20 secondi dalla fine era stato molto sfortunato al tiro – ahia la spalla – con uno zero alla voce dei punti segnati. La successione liberi-rimbalzo preso-liberi (e che voglia nel prendere quel dannato rimbalzo!) ha messo la parola fine sulla partita, e lui ha firmato i due punti della staffa. Ed è bello che il protagonista finale sia stato lui, al rientro dall’infortunio. Bentornato capitano.

lu.mastro.