Accantonando per un attimo le fibrillazioni societarie (ci sarà da mettersi comodi perché la vicenda minaccia di andare per le lunghe), i 4 punti restituiti alla Pro Patria dalla giustizia sportiva hanno riaperto (virtualmente) la rincorsa salvezza. Davvero sicuri? Per nulla, ma, in attesa di eventuali ulteriori sconti dopo il ricorso in terzo grado, le 9 lunghezze di distacco dall’AlbinoLeffe rendono (almeno in teoria) il discorso non ancora chiuso.

Chi ha il calendario più difficile? Dei 9 avversari residui, 6 sono in comune: Pro Piacenza, Reggiana, Giana Erminio, Padova, Mantova e Renate. Le restanti 3 sono Alessandria, SudTirol e Cremonese per i biancoblu, Cuneo, Lumezzane e FeralpiSalò per i seriani. Per entrambe 5 gare fuori e 4 in casa. Quindi, corsa praticamente parallela. Al netto delle motivazioni che (si sa) nelle ultime giornate fanno aggio sulla classifica. E con la consapevolezza di dover fare 10 punti in più degli azzurri orobici perché il doppio confronto è a loro favorevole. Possibile? Sì. Probabile? Un po’ meno.

Quanti punti serviranno per raggiungere i playout? Il 7 dicembre scrivevamo che la storia delle ultime 10 stagioni del Girone A di Lega Pro (o Prima Divisione) ci dice che la quota ultimo posto è in media di qualche decimale superiore ai 25 punti. Quindi, ne servirebbe uno di più per evitarlo. In realtà quest’anno, potrebbe bastarne anche qualcuno di meno. Difficile però restare sotto i 23/24. Delle serie, servono (mal contati) 18 punti da qui alla fine. Di fatto, 2 a partita. La stessa media tenuta nelle ultime 10 giornate della stagione passata dalla formazione allenata da Montanari. Pur nella vastità del dizionario, definire l’impresa che attende la Pro Patria diversamente da miracolo, risulta piuttosto complicato.

Federico SassoliSia come sia, l’oroscopo tigrotto prevede per il prossimo weekend l’incrocio con il Pro Piacenza (sabato ore 17.30, stadio “Leonardo Garilli”). I rossoneri di William Viali (che recuperano l’ex di giornata Calandra dopo due turni di stop) non vincono dal 10 gennaio (1-0 al Lumezzane) e hanno ottenuto 4 dei 5 successi stagionali (e 15 dei 23 punti totali) fuori casa. Almeno statisticamente, delle 5 restanti, la trasferta più potabile.
Per la quale è stato designato l’arbitro Federico Sassoli (in foto a lato) di Arezzo (assistenti Sante Selicato di Siena e Massimiliano Magri di Imperia). Trentaduenne, assistente corporate bancario di professione, il fischietto toscano è un secondo anno con 19 gare dirette in Lega Pro, due precedenti (entrambe sconfitte) con il Pro Piacenza e uno con la Pro Patria (1-1 il 19 aprile 2015 a Meda con il Renate). Il bilancio complessivo è (a dir poco) casalingo: 9 successi interni, 8 pareggi e 2 sole vittorie esterne. Una di queste è però lo 0-4 dell’Alessandria proprio al “Garilli”. Un pizzico di scaramanzia non guasta mai.

Giovanni Castiglioni