Dopo più di un mese, la Robur torna finalmente tra le mura amiche, reduce da due brucianti sconfitte esterne ai supplementari. Essendo però arrivate dai campi di Bergamo e Lecco, ossia sfide partite sotto i peggiori auspici, sono sconfitte che sicuramente hanno portato in dote sicurezza nei propri mezzi e fiducia in vista del match di stasera, che vede Varese fronteggiare la quarta forza del campionato, l’Urania Milano. L’inizio dei gialloblu è un po’ confusionario, ma grazie ad una solida difesa, che impedisce soluzioni facili agli ospiti, pian piano i ragazzi di Passera prendono confidenza col canestro, a fronte di un’Urania che si affida molto al talento individuale di Paleari su tutti, ben supportato da De Min e Mariani. Nonostante un ritmo elevato il punteggio stenta a decollare (11-11 al 7′), sintomo di una sfida giocata più su un piano tattico nel quale gli ospiti, nonostante qualche sbavatura, sono leggermente superiori: un canestro del solito Paleari chiude il primo quarto sul 16-17. Sono sicuramente le difese a farla da padrone e in partite del genere a fare la differenza sono le soluzioni individuali: la Robur trova in Pagani il suo terminale offensivo, ben coadiuvato da un Matteucci ritrovato, mentre i Wildcats sono bravi a ruotare ottimi musicisti attorno al solista Paleari. Milano non trova mai canestri facili a causa dell’aggressiva difesa varesina, brava sia leggere le linee di passaggio e controllare il traffico sotto le plance, sia a lottare contro un duo arbitrale di certo “benevole” nei confronti degli ospiti; due liberi di Maruca chiudono il primo tempo sul 37-35 Robur. I primi tre minuti del terzo quarto confermano che la Robur stasera è scesa in campo per portare a casa due punti fondamentali per la salvezza: 6-0 firmato Filippo Rovera e Ghizzinardi che non perde tempo a fermare il primo tentativo di allungo (43-35 al 23′). Messaggio non recepito dai suoi che non trovando più in Paleari l’ancora alla quale aggrapparsi, limitato da un Castelletta monumentale in difesa, trovano la via del canestro solo dalla lunetta per via del bonus raggiunto un po’ troppo frettolosamente dai padroni di casa. Sul + 10 Varese (47-37 al 25′), Milano ricorre all’incubo peggiore dei ragazzi di Passera: la difesa a zona. I gialloblu non segnano per 3 lunghi minuti mentre i Wildcats, con Torgano protagonista, riducono il distacco a due sole lunghezze al 30′, 50-48. La partita s’indurisce ulteriormente, con le difese a comandare il ritmo del gioco e l’Urania sbatte contro quella varesina che trova in Bolzonella il rompighiaccio contro l’iceberg biancorosso: suoi tutti i 7 punti gialloblu nei primi quattro minuti (57-50 al 34′). Milano non si lascia sorprendere e due dardi di Torgano (il secondo dopo un fallo clamorosamente non fischiato a favore di Matteucci) permettono agli ospiti di rimettere la testa avanti: 59-62 al 37′. La Robur non trova più punti, Mariani la punisce dall’arco e Paleari vanifica l’estremo tentativo finale di rientrare in gara: 72-75 il finale. Traguardo ancora una volta amaro per Varese, al terzo stop consecutivo sul finale di gara. Punti preziosi persi per strada che, pur non rappresentando un serio pericolo, suonano perlomeno un campanello d’allarme in casa gialloblu. La distanza di sicurezza dai play-out c’è ancora, ma urge puntellarla il prima possibile; la prossima trasferta ad Udine non è certo un bell’inizio.

Coelsanus Varese – Urania Milano 72-75 (16-17, 37-35, 50-48)
Varese: Moalli 4 (2/2), Bolzonella 20 (6/12, 0/1), Rovera 8 (4/8), Castelletta 4 (2/3), Sabbadini 4 (1/2, 0/1), Remonti 7 (0/1, 2/4), Santambrogio 3 (0/3, 1/3), Maruca 4 (0/1, 0/3), Matteucci 8 (0/2, 2/3), Pagani 10 (5/6). All. Passera.
Milano: Torgano 18 (3/4, 3/5), Paleari 20 (5/9, 2/2), De Bettin 8 (1/4), De Min 10 (4/7, 0/2), Mariani 9 (2/4 da 3), Ganguzza (0/1), Stijepovic 10 (2/4, 0/6), Marra, Sedazzari ne, Zuffi ne. All. Ghizzinardi.

 

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Matteo Gallo