Partiamo da un semplice quanto vero presupposto: non si può vincere sempre. Forse il tris di vittorie dell’ultimo periodo – Torino, Gaziantep e Trento – ci aveva fatto un po’ sognare, ma ora ci siamo svegliati tutti. Perché nella partita di ieri Bologna (al di là del dubbio arbitraggio) ci ha messo quel qualcosa in più che a Varese per larghi tratti della stagione è mancato: la voglia di affondare i denti nella sfida. Perché tante volte è sembrato quasi che la partita stessa aspettasse che Varese la prendesse in mano, ma non è mai successo. Tornano a mente le parole che Moretti aveva detto in conferenza stampa venerdì: non bisogna sedersi né pensare ad una possibile riconferma. Il coach ha giurato di non riferirsi a nessuna situazione in particolare, ma dopo aver visto la partita si può ragionevolmente pensare che qualcuno si fosse un po’ rilassato. Moretti aveva ragione – come spesso gli capita -: questa Varese non se lo può permettere. Se non corre – e di conseguenza non dà il 110% – non può pensare di poter vincere. Trento era molto più forte di Bologna, ma i biancorossi hanno sentito l’acqua alla gola e hanno tirato fuori più del massimo. Ieri non è stato così, e bisognerà far tesoro di questa esperienza. Uscendo dalla Unipol Arena però si può guardare la classifica con sollievo: Torino ha perso ancora e i punti dall’ultimo posto sono sempre 6 (e mezzo). Per i tifosi più speranzosi, però, svanisce il sogno playoff – ma c’è qualcuno che ci credeva veramente? -: non tanto per i punti che ci sono fra Varese e l’ottava posizione, ma per la partita in sé.

Ci spieghiamo. Varese è solo a 4 punti dal sesto posto, e nella mediocrità di questo equilibratissimo campionato può succedere veramente di tutto. Ma sono le partite come quelle di ieri che vanno vinte se si vuole sperare in qualcosa di più, però l’Openjobmetis ci ha detto che almeno per quest’anno va bene così. Le soddisfazioni potranno arrivare dall’Europa, che ora come ora rimane l’ultimo vero obiettivo di questa squadra, che arrivando in fondo potrebbe rendere da ricordare una stagione altrimenti da cancellare quasi del tutto. Tornando al campionato, la spinta finale andrà trovata al PalaWhirlpool, dove andranno in scena 4 delle ultime 7 giornate di campionato. Con almeno quattro punti, si potrà festeggiare la salvezza con matematica certezza, anche se ipotizzare un ritorno di Torino è francamente impossibile. E se ce ne fosse ancora bisogno, la partita contro Bologna ha dimostrato che Varese non può prescindere dal rendimento offensivo di Wayns, Schermata 2016-03-14 alle 10.35.35teoricamente il giocatore di maggior qualità in fase realizzativa. E se l’ex Clippers è in giornata no – arrivava anche da una settimana con pochi allenamenti -, fare canestro diventa terribilmente difficile. Ma vogliamo essere chiari: come diceva Moretti, Varese non era una squadra fenomenale prima con le tre vittorie consecutive, e non è diventato un gruppo di brocchi dopo Bologna. Ci vuole equilibrio. Quello che in regia sta cercando di dare Wright, che su Twitter ha espresso tutto il suo rammarico per come è andata la partita. “Sconfitta dura – ha scritto -, ma uniti imparando da essa saremo pronti per la prossima gara”. Suona come una promessa, vero Chris?

lu.mastro.