Oggi il Varese compie gli anni.

STEFANO SORRENTINO – Una sola stagione in maglia biancorossa (2000-01) che ha segnato la sua carriera:?«Sono arrivato a Varese a poco più di vent’anni ed era la mia prima esperienza da titolare nel calcio vero. Era un gruppo di ragazzi fantastico che mi ha aiutato a crescere come calciatore e, soprattutto, come uomo. Tanti sono diventati amici veri che a distanza di parecchi anni sento ancora». Sono passati quindici anni dalla sua ultima apparizione al Franco Ossola con la maglia del Varese, eppure i biancorossi li segue sempre. «Come non potrei, in campo c’è ancora un mio grande amico, Mavillo Gheller che sembra stia vivendo una seconda giovinezza. Sono felice per questa promozione anche se sono convinto che la categoria per il Varese sia un’altra, molto più in alto. Spero che al più presto la nuova società, che sta facendo molto bene, possa riportare il professionismo nella Città Giardino».

ROLANDO?MARAN – E’ arrivato a Varese il primo ottobre 2011 prendendo il posto di Benito Carbone e ha guidato i biancorossi fino alla finale playoff, persa con la Sampdoria, che ha negato la Serie A. «E’ stata una tappa importante della mia carriera, oserei dire fondamentale, Varese mi ha aperto le porte della Serie A e questo non lo dimenticherò mai. In pochi mesi si è creata un’alchimia con la società, la squadra e i tifosi come poche volte succede e questo ci ha permesso di raggiungere un traguardo importante anche se alla fine ci è rimasto l’amaro in bocca». Un ottimo ricordo di Varese che ancora oggi segui. «Quello che è successo nella scorsa estate aveva dell’incredibile. Sono contento che un gruppo di persone vere che amano il Varese abbiano preso in mano la situazione per non far sparire il calcio. Il primo passo in avanti è stato fatto con la conquista della Serie D, sono certo che al più presto tornerà nelle categorie che gli competono».

LEONARDO PAVOLETTI – Pavogol, Leo, Pavoloso. Comunque lo si chiami, Leonardo Pavoletti è stato un bel pezzo della storia recente del Varese. Venti gol nella stagione 2013-14, quattro nei playout che hanno permesso ai biancorossi di rimanere in B. Il Varese per Pavoletti è stato anche un trampolino di lancio per la Serie A: «Devo molto al Varese – dice -, hanno creduto in me, mi hanno aspettato fino all’ultimo giorno di mercato e mi hanno dato piena fiducia: poi sappiamo come è andata a finire». Lo sappiamo: Pavoletti è stato il trascinatore di una stagione travagliata, e ha messo il sigillo con i gol contro il Novara. «La ciliegina sulla torta – racconta – in quello che è stato sicuramente un anno complicato ma vissuto veramente bene: ho trovato degli amici». Il carattere amichevole di Pavoletti l’ha portato a legare con tutti, ma con qualcuno in particolare: «Zecchin, Corti e Neto su tutti. Con Bettinelli poi ho avuto un gran rapporto». E alla fine, un augurio ai biancorossi: «Spero che il Varese conquisti la promozione in questo compleanno, e spero di trovarlo almeno in Serie B, dove merita di essere».

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A cura di Michele Marocco e Luca Mastrorilli