Torna in campo dopo la rovente sfida contro l’Urania Milano una Robur in cerca di quel successo che manca ormai da troppo tempo. Era il 17 febbraio quando i gialloblu battevano la Sangiorgese – che in settimana ha esonerato coach Gandini promuovendo l’assistente Picarelli – e la classifica assumeva tutt’altra faccia. Esattamente un mese dopo, la Coelsanus ha fatto grandi progressi, lottato alla pari se non meglio di formazioni d’alta classifica come Bergamo, Lecco e Milano, ma oltre ai complimenti non ha trovato punti.
L’ultima di campionato ha lasciato anche qualche strascico polemico con un arbitraggio non certo all’altezza che ha condizionato i gialloblu come evidenziato anche nei commenti post partita rilasciati da staff e giocatori roburini. Ulteriore sale sulla ferita di una classifica che oggi vede la Coelsanus a due soli punti dal baratro playout anche se a cinque giornate dalla fine pare delinearsi una situazione di classifica abbastanza chiara. Con Mortara e Moncalieri impegnate in un corpo per evitare la retrocessione diretta, ma occhio a una Sangiorgese che ha recuperato Benzoni ma vanta solo due punti sui piemontesi e 4 sui lombardi mentre a quota 14 c’è una Pavia al riparo dalla retrocessione diretta, ma altrettanto certa di fare i playout. Avanza, pertanto, un solo posto agli inferi che pare vedere coinvolte Firenze e Costa Volpino a quota 18, la Robur un gradino più su a quota 20 e una Desio in rottura prolungata reduce da 5 Ko consecutivi mentre Padova pare la formazione più in salute con 4 vinte nelle ultime 5.
Per evitare sorprese, servirà il recuperato Matteucci di sabato scorso: qualche giorno senza noie alla solita schiena han mostrato che il capitano è un elemento fondamentale per questa Robur e proprio una sua stupenda palla rubata poteva rubare il senso della gara con Milano se solo fosse stato fischiato il corretto antisportivo su un “Uccio” lanciato a rete…
A maggior ragione servirà contro una Udine capoclassifica a quota 44 punti con un ruolino da 22 vinte 3 sole perse per la formazione di coach Lino Lardo che all’andata spazzo letteralmente via la Robur con un perentorio 30-78. Gara difficilissima con i friulani che hanno aggiunto al loro già ricco telaio i colpi Di Giuliomaria e Antonio Porta a rendere ancora più stellare la batteria di fucilieri a disposizione dell’allenatore ex Olimpia Milano. Il pronostico pare segnato, ma il finale di stagione, a volte, lascia spazio a colpi a sorpresa e alla Robur viene chiesto solo di giocare a mente sgombra dimenticando la sfortuna delle ultime tre gare.
Palla a due alle ore 18 di domenica.

Matteo Gallo

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