Quello di oggi è stato davvero un bel risveglio per Varese. Non solo la vittoria super di ieri, ma anche la quasi certezza della salvezza. Diciamo quasi perché anche Torino ha vinto e quindi il lumicino rimane acceso, ma pensare che Dyson e soci vinceranno da qui alla fine quattro partite – su sei – in più di Varese è molto difficile. E da stamattina forse Varese può guardare anche avanti. Sì, perché ieri dopo la vittoria di Brindisi qualche tifoso si è lasciato sfuggire la parolina proibita: playoff. L’Openjobmetis occupa attualmente la decima posizione, mentre l’ottava (proprio Brindisi) dista solamente due lunghezze. Lasciando stare i rimpianti passati – chissà con i quattro punti con Capo e Pesaro…-, la post-season era l’obiettivo dichiarato d’inizio stagione. Ma è davvero lecito sognare i playoff giunti a questo punto? Detto che sognare non costa nulla, per noi è meglio tenere i piedi per terra. Innanzitutto per quello che ha detto Moretti un paio di settimane fa: è un gruppo non molto abituato a vincere e il rischio è che qualche buona prestazione distragga i giocatori. Poi, il calendario che aspetta l’Openjobmetis è davvero impegnativo. Avellino di Sabato Santo, e poi le gare casalinghe con Pistoia, Venezia e Reggio Emilia, con in mezzo la trasferta di Cremona. Il tutto, da condire con le due o tre gare di Fiba Cup con Anversa. Un ciclo non facile che può far svegliare tutti i sognatori. Anche perché l’obiettivo più concreto per adesso – oltre il minimo della salvezza – è raggiungere le Final Four di coppa, e magari disputarle a Masnago per rendere indimenticabile una stagione fatta di alti e bassi. E la vittoria di ieri tenendo a riposo Campani – che mercoledì ci sarà – è un’ottima notizia in questo senso.

Dedichiamo la chiusura a Ferrero, esemplare e unico in quanto a grinta e voglia di fare. Arrivato per essere un italiano fra i tanti e ora diventato l’idolo del PalaWhirlpool. Ieri Ferrero ha scritto pagine importanti della sua storia in Serie A: ha stabilito i suoi career-high come punti (17), tiri da 2 realizzati e tentati (7/9), rimbalzi offensivi e totali (3/5) e palle recuperate (3). Tante volte i numeri non significano niente, ma altre raccontano di quanto un giocatore stia diventando protagonista, come nel caso di Ferrero. E non c’è nessun numero che racconti le giocate in difesa su Anosike e le spallate che si sono rifilati, ma quelle se le ricordano tutte i tifosi.

Da segnalare anche la multa di 2200 euro – la più alta di giornata – per Varese, a causa delle ripetute offese del palazzetto verso gli arbitri.

lu.mastro.