Fiorenzo Roncari, classe 1957 e una passione innata per il calcio, da sempre fa parte importante della sua vita. Si dice che il primo amore non si scorda mai e per Fiorenzo il primo amore calcistico è stato il Varese.

Con i biancorossi ha fatto la trafila delle giovanili ed ancora oggi ne è un grande ed appassionato tifoso. Sul finire degli  anni ‘70 approda alla prima squadra, allora allenata dall’indimenticabile e indimenticato Peo Maroso. Poi tanta Svizzera, con le maglie del “mitico” Mendrisiostar e del blasonato Lugano. Nel 1988 inizia la sua carriera di mister, proprio a Mendrisio, dove è stato allenatore-giocatore per tre anni, con al suo fianco Ambrogio Baj (che per lunghi tratti ne ha accompagnato la carriera) e Chiasso in serie B. Nelle nostre zone ha allenato praticamente quasi tutte le squadre di categoria: Verbano, Sestese, Gavirate, tanto per citarne alcune, tra eccellenza e serie D. Negli ultimi sei anni ha portato per ben quattro volte la sua squadra ai playoff, con Legnano e Verbano alla finale  in eccellenza, con Sestese e Lecco alla finale in serie D. Sempre in D ha guidato i piemontesi della Castellettese e la Pro Sesto di Sesto San Giovanni, sua ultima panchina lo scorso anno.

Fiorenzo-Roncari“Dopo l’esperienza di Sesto San Giovanni della scorsa stagione avevo deciso di prendermi una piccola pausaci racconta Roncari -, ho avuto qualche opportunità, ma nessuna che mi coinvolgesse particolarmente e così mi sono preso un anno di vacanza/studio che mi è servito anche per tenermi aggiornato”.
Roncari ha conseguito il Master a Coverciano, la sua tesi trattava  dell’Atalanta di Del Neri, tra i tanti stage è stato anche ad Appiano Gentile, ai tempi dell’Inter del famoso triplete, con Mourinho in panchina, un biglietto da visita non di poco conto da affiancare alle  tante esperienze. Per la prossima stagione ha già le idee chiare: “La voglia e l’entusiasmo non mancano mai. Ho allenato per tantissimi anni senza pause e ogni benedetto  giorno non vedevo l’ora di scendere in campo,  figuriamoci adesso che sono fermo da una stagione”.
La categoria è importante nella tua scelta? “Ritengo che per fare un buon lavoro bisogna avere tanto entusiasmo e conoscere a fondo le categorie, per questo mi sento di dirti che il campionato di Serie D è quello che conosco perfettamente. Detto questo ho una gran voglia di tornare sul campo e spero di poterlo fare  in una piazza che abbia ambizioni, non importa se in Eccellenza, in  serie D o in Lega Pro”.
Abbiamo aperto con la tua carriera da calciatore iniziata a Varese e la tua passione per il biancorosso, una stagione trionfale quella di quest’anno. “Conosco bene mister Melosi , Capelloni  ed il preparatissimo e stimatissimo da tutti  Ciro Improta,  mio preparatore atletico lo scorso anno alla Pro Sesto. E’ evidente che con questo staff il successo sia più facile da ottenere , ed i risultati  conseguiti confermano il mio pensiero. Certamente a monte serve una società capace di fare le scelte giuste e di gestire l’intera stagione e quest’anno possiamo dire che meglio di così la società non poteva fare. Hanno lavorato molto bene e in poco tempo hanno allestito una super squadra che ha tolto e con merito ogni velleità alle concorrenti. Sono certo che  sapranno  fare  molto bene in Serie D, anche se situazioni ed avversari avranno un’altra caratura, con parecchie realtà vogliose di tornare in Lega Pro”.

Michele Marocco