Per una squadra che sta tirando fuori gli artigli pur di salvarsi e rimanere in Promozione, arrivare a giocarsi una semifinale di Coppa Italia era altamente inimmaginabile, tanto quanto (forse) la capacità di riuscire a rimediare una sonora sconfitta nel turno d’andata, che ha ampiamente compromesso l’accesso alla finalissima. Il destino della Besnatese in questa competizione extra campionato, è praticamente già segnato, perché se in trasferta rimedi un pesante 5-0 hai poco da pretendere nella gara di ritorno (questa sera al Comunale alle ore 20.30 Besnatese – ACD Brianza ndr), se non onorare la competizione. Ma chi conosce il calcio dilettanti della zona, sa che a Besnate ogni minuto di ogni singola partita, che sia un’amichevole, una sfida da primato o uno scontro salvezza, lo si vive diversamente.
Il clima di festa che una tifoseria sempre presente e scatenata sa riservare a questi ragazzi con la maglia biancazzurra è qualcosa di magico, e se esattamente quindici giorni fa sul campo dell’ACD Brianza al 90’ c’era gente sotto la pioggia battente a gridare a squarciagola: “Noi vogliamo la salvezza”, vorrà pur dire qualcosa. E quel qualcosa sta tutto nella ferrea volontà di credere in questi due colori e in questa società, che si alimenta dell’affetto genuino di centinaia di tifosi troppo legati alla loro squadra per “abbandonarla” sul più bello. Non l’hanno mai fatto in passato, non l’hanno fatto domenica scorsa, quando erano tutti dietro la palla per difendere la porta di Sivero da un 1-0 che è valso poi oro, e la certezza è che non lo faranno nemmeno stasera, perché “Besnate c’è sempre e comunque, perché c’è solo da ringraziarli questi ragazzi che hanno davvero fatto un percorso lodevole e sono certo che anche questa sera il pubblico saprà applaudirli”, afferma il ds Paolo Pozzi. Poi aggiunge: “Fra 160 squadre siamo rimasti in 4, come potrebbe non essere motivo d’orgoglio questo? La coppa è sempre un di più, ma arrivare in semifinale è stata davvero una grande emozione, nonostante purtroppo questa partita sia già compromessa. I nostri avversari sono davvero di altissimo livello, e posso solo fargli i complimenti, ma in casa nostra non abbiamo nessuna intenzione di farci umiliare, scenderanno tutti in campo senza paura e con l’intento di onorare la maglia fino all’ultimo minuto”. Spazio ai più giovani?C’è gente che si fa tante panchine e che si è sempre messa a disposizione perché il calcio è anche questoconclude il dsquesta sera riceveranno un premio, scenderanno in campo e sono certo che si faranno rispettare, vogliamo concludere nel migliore dei modi questo sogno”.
Dal sogno alla realtà, stavolta il passo è brevissimo, bisogna “solo” tornare a calarsi nei panni di una squadra di paese, che ha ancora punti da conquistare per salvarsi, che sa valorizzare il suo capitano e i suoi compagni, che sa farsi voler bene e che dopo ogni gara danza a ritmo di cori studiati ad hoc per ogni occasione, con una consapevolezza in più: aver già fatto qualcosa di eccezionale.

Mariella Lamonica