Con l’ennesimo poker, stavolta in rimonta, ai danni dell’Ardor Lazzate,  il Varese ha chiuso un campionato davvero da primato. I biancorossi entrano in Europa, o per lo meno nelle statistiche del calcio continentale, come una delle due sole squadre – l’altra è il Parma – ad aver terminato la stagione senza aver subito sconfitte.

Ma  cominciamo dai record di… categoria. Nella storia del girone a 16 squadre dell’Eccellenza lombarda meglio del Varese aveva fatto finora solo la Bustese, oggi Bustese Roncalli, allenata dall’ex biancorosso Marco Cavicchia ma i ragazzi di Melosi, con un girone di ritorno a tutto gas (15 vittorie su 15 gare), hanno “stracciato” tutti i primati detenuti dal club di Busto Garolfo: hanno finito il campionato con 88 punti, frutto di 27 successi, di cui 17 consecutivi,  e tre soli pareggi, contro i 72 dei precedenti detentori, che di vittorie ne avevano ottenute  “solo” 21; hanno violato per ben 88 volte la rete avversaria, contro i 75 gol dei bustesi che, per contro, sono solo stati eguagliati riguardo all’imbattibilità.  Ben 60 delle reti segnate dai biancorossi sono state firmate da tre soli attaccanti: oltre a Carmine Marrazzo, infatti, sono arrivati in doppia cifra Marco Giovio (17) e Luca Piraccini, autore di dieci marcature dal suo arrivo con il mercato invernale.

Allarghiamo ora lo sguardo ai tornei  di ogni categoria dalla serie A ai campionati d’Eccellenza di tutte le regioni. Anche in campo nazionale i numeri del Varese sono strepitosi. I biancorossi, con i 25 punti di vantaggio sul Legnano,  hanno infatti stravinto la sfida dei maggiori distacchi tra prime e seconde classificate, che vede appaiate sul secondo gradino del podio il Piacenza (serie D girone B) e la Sambenedettese (serie D girone F), con 16 punti,  e sul terzo l’Herculaneum (Eccellenza campana girone A), con 15 punti, mentre nelle tre serie maggiori solo il Cittadella (serie C girone A) ha inflitto alla seconda, il Pordenone, un distacco significativo (11 punti). Per quanto riguarda i punti finali, anche a prescindere dai turni di campionato a disposizione, gli 84 del Varese restano un dato eccezionale, come pure per le reti messe a segno (88 come detto quelle biancorosse) non c’è stata gara , dalle Alpi a Lampedusa.  Solo il solito Herculaneum si è avvicinato al primato varesino con 82 gol mentre anche le migliori formazioni di ogni regione  non hanno segnato più di una settantina di reti. Il primato di prolificità di Marrazzo e soci però resta ben lontano dall’eccezionale annata 1941/42, quando il Varese, nella sola stagione regolare del campionato di serie C, mise a segno ben 119 reti subendone 25, un record poi vanificato nei playoff (allora si chiamavano spareggi) con la conseguenza che la prima agognata promozione in serie B fu rinviata di una stagione.

Per quanto riguarda la classifica dei marcatori biancorossi di ogni tempo, Carmine Marrazzo, con i 33 gol messi a segno, ha consolidato la sesta posizione alle spalle di Giulio Ebagua (41), Giovanni Toscano (39), Carlitos Garavelli (36), Mario Pasquina e il malnatese Ugo Rigamonti (35), affermandosi però come secondo in graduatoria per le reti realizzate  in una sola stagione alle spalle del bomber piemontese Toscano,  che componeva con l’italoargentino Garavelli e Ettore Allegri, poi medico di Fausto Coppi, il “trio mitraglia” che mise a segno quei 119 gol del campionato di tersa serie 1941/42.

Per finire, una punta di rammarico per il mancato aggancio, nella classifica delle presenze in biancorosso, di Mavillo Gheller al suo ex capitano Mauro Borghetti. Un turno di riposo concesso all’intramontabile Mavi da mister Melosi ha impedito al difensore centrale di raggiungere quota 198, che gli sarebbe valsa il quarto posto, sia pure in coabitazione con Borghetti.  Sarà per la stagione prossima.

f.b.