Si è conclusa la travagliata stagione della Openjobmetis Pallacanestro Varese. La squadra, partita un po’ a singhiozzo, ha trovato la sua quadratura nel finale di annata ed è andata ad un passo da conquistare la FIBA Europe Cup. Ecco i voti agli interpreti biancorossi.

 

OJM-Anversa Wright 2WRIGHT 8: La svolta della stagione ha la sua faccia. Play vero che mancava dannatamente a questa squadra. Difensore rude grazie anche a un fisico importante nel ruolo, abile passatore e motorino capace di mettere in ritmo i compagni – citofonare Kuksiks – ha trascinato Varese quasi ai playoff e a una coppa europea. Moretti ne ha chiesto la conferma, si parla di un biennale. Santo subito.

CAMPANI 7: Una delle più piacevoli sorprese della stagione varesina. Arrivato in sordina da Cremona, a nostro parere solo gli infortuni gli hanno tolto almeno la chiamata nei 24 azzurrabili di Messina. Arma importante in attacco, deve crescere di più in difesa nel tenere i contatti.

ferrero (2)FERRERO 7: L’operaio del gruppo si è trasformato in splendido cigno con una serie prove tutte grinta e voglia di dimostrare che a questo livello può starci anche lui. Emerso nel momento di maggiore crisi dell’OJM, ha saputo convincere Moretti a tenerlo stabilmente in rotazione fino a divenire uno degli idoli del PalaWhirlpoo. Magutt.

KANGUR 7: E’ il secondo uomo della svolta. Ha dato una registrata alla difesa ed è servito di esempio a alcuni compagni. Alcune sue prove, sopratutto in coppa, sono state da clinic difensivo per applicazione e intensità. Compirà 34 anni a fine ottobre, ma giusto pensare a KK anche per l’anno prossimo. Bionico.

OjM-Cremona CavalieroKUKSIKS 6,5: Chiude la stagione come secondo miglior tiratore da 3 col 46% dietro McGee di Cremona a quota 47% grazie al già citato Wright. Giocatore da sistema per eccellenza visti i naufragi dell’andata con 3 virgole contro Trento, Bologna e Venezia. Il rapporto tra costi e rendimenti è senza dubbio positivo, ma la sensazione è che il lettone non farà nuovamente parte della OJM.

CAVALIERO 6: Stagione sulle montagne russe anche per il capitano che se ha chiuso con un più che eccellente 37,4% da 3, a volte è mancato come supporto all’attacco. Daniele si è sempre speso in difesa tanto da lasciarci una spalla contro Cantù all’andata: in quel frangente si è sentita l’assenza del triestino. Giusto ripartire da lui anche per il cuore che ci ha sempre messo. Braveheart.

Va-Sassari VaranauskasVARANAUSKAS 6: Il buon “Ovidio” si è fatto apprezzare per la grinta in difesa e per il suo farsi trovare pronto. Da nono/decimo uomo si è trovato spesso a fare il sesto se non l’uomo da quintetto: oltre le sue capacità tecniche. Non dimentichiamo che è anche grazie a un suo canestro sulla sirena contro Larnaca che Varese è riuscita a raggiungere le final four di Fiba Europe Cup.

WAYNS 6: Dopo una prima parte di stagione in cui Varese dipendeva da lui, ha trovato nuova linfa con l’arrivo di Wright risultando più prezioso da secondo violino che non da regista e…cantante. Strepitose le sue prove in gara 3 contro Anversa e alle final four di Chalon.

Ojm-Larnaca DaviesDAVIES 5,5: Giocatore che fa discutere se ce n’è uno. Una stagione a più facce quella di Brandon: ondivago e alterno fino a Natale, letteralmente inguardabile a gennaio e febbraio, esploso negli ultimi due mesi di campionato. Scompare nel momento cruciale della finale a Chalon dimostrando che quando il gioco diventa duro, sparisce. Mistero.

FAYE 4: Una grossa, grossissima stupidata commessa dal senegalese ha privato Varese di un elemento utile in rotazione per la sua energia e intensità. Al di là di ciò che è successo poi ai biancorossi, se sei un professionista devi comportarti come tale. Dilettante.

 

Matteo Gallo