La stagione 2015/16 della Vergiatese si è conclusa con una più che tranquilla salvezza. Sono 40, infatti, i punti conquistati dai granata, frutto di 10 vittorie, 10 pareggi e 10 sconfitte, che sono valsi il nono posto in classifica a 9 lunghezze dai playoff. L’epilogo di quest’annata merita dunque una sufficienza piena, date anche le premesse non troppo incoraggianti: dopo un’estate piuttosto agitata seguita alla retrocessione dall’Eccellenza, il campionato di Marcolli e compagni si è aperto con dei risultati a dir poco altalenanti e con la squadra che ha navigato per un periodo nelle burrascose acque del fondo classifica. Poi, l’esonero di mister Garzonio e l’arrivo di mister Castiglioni hanno riportato finalmente il sereno a Vergiate.

Castiglioni_TradateSubentrare in corsa non è mai facile – spiega Piero Castiglioni (in foto a destra) -. Non mi sembra corretto parlare di come ho trovato il gruppo per rispetto del mio bravo predecessore, ma preferisco concentrarmi su quello che ho portato io, cioè esperienza, motivazioni e voglia di riscatto“. Con lui in panchina, la Vergiatese è risalita e si è posizionata stabilmente a metà classifica, lasciandosi alle spalle preoccupazioni e paure: “Siamo contenti, ma secondo me avremmo potuto fare anche di più guardando al lavoro costante e duro che i miei ragazzi hanno sempre svolto in allenamento. Un po’ di rammarico, quindi, c’è: a volte abbiamo espresso un bel gioco e abbiamo raccolto i frutti della fatica, altre decisamente meno“.
La rosa che il mister ha avuto a disposizione era formata in gran parte da elementi molto giovani e che hanno affrontato un percorso di crescita e maturazione cammin facendo. “Sono stati decisamente bravi e meritano tutti i miei complimenti. Se guardiamo a chi ha fatto la differenza in zona gol non si può non citare Marcolli, che si è messo in mostra per le reti segnate (13, ndr) ma anche per l’atteggiamento in campo e in spogliatoio”.
Quanto al suo futuro, Castiglioni afferma senza mezzi termini: “Per ora nessuno della società si è fatto sentire. A Vergiate sto bene, è una piazza che ho nel cuore anche perchè è stato il primo club nel quale ho allenato e se fosse per me rimarrei senza problemi. Ma nel calcio non si sa mai e sto alle regole di questo sport: se la dirigenza si farà sentire ci siederemo e parleremo della Vergiatese che verrà, altrimenti andrò in cerca di nuove motivazioni e mi rimetterò in gioco da qualche altra parte”. 

Laura Paganini