Fabrizio Fiorini è stato uno dei protagonisti di questi giorni che hanno portato alla formazione del nuovo CdA della Pallacanestro Varese. Alla fine, l’imprenditore milanese ricoprirà il ruolo di amministratore delegato, dopo essere stato accostato a quello di presidente, prima che venisse ufficializzato Vittorelli: “Era girata questa voce – ci conferma -, io non ho mai smentito perché non era nulla di ufficiale. Avevo dato la disponibilità a dare una mano, e sapevo che comunque sarei stato nel nuovo CdA. Ora continuerò ad aiutare nell’ombra: probabilmente non sarei stato neppure un buon presidente, non avendo grande esperienza cestistica e non essendo di Varese”. L’ufficialità del nuovo CdA è arrivata dopo giorni di lavoro da parte di tutti gli attori in gioco: “Diciamo che alla fine si è formalizzato il lavoro portato avanti da Castelli per qualche mese. Lui ha sondato il terreno e si è fatto carico in prima persona di quella fase pesante e scomoda che era capire come rendere reale il mandato dell’assemblea del Consorzio del 15 febbraio. Lì avevamo deciso la struttura da creare, ora si trattava di individuare le persone da inserire nel contesto. È stato un processo lungo, anche perché qualche persona che avremmo voluto non c’è stata, ma le scelte fatte si sono rivelate le migliori”. Forse, la novità più grande è quella di Toto Bulgheroni, indimenticato ex giocatore e proprietario della Pallacanestro Varese, che torna a dare una mano ai suoi colori: “E’ un po’ quello che veniva richiesto dalla piazza – spiega Fiorini – ma anche da noi: avere qualcuno che capisse davvero di basket. Lui è perfetto: è una persona nota a Varese e ha un passato glorioso, abituato a ragionare in grande. Sono le basi migliori per lavorare al futuro”.

Una new entry è quella di Riccardo Polinelli, come Bulgheroni “solo” consigliere: “E’ stato uno dei primissimi consorziati, mi confronterò frequentemente con lui: ama come me il profilo basso e lavorare nell’ombra”. Se Salvestrin rimane nel suo ruolo di vicepresidente, il presidente sarà Vittorelli, presidente di Openjobmetis: “Devo essere sincero – confessa Fiorini -, ho conosciuto Bulgheroni e Vittorelli solo pochi giorni fa, ma sono stato impressionato da Vittorelli perché l’ho visto molto collaborativo. Ha preso con entusiasmo questa carica: porterà idee nuove che sarà in grado di sostenere. Bulgheroni non ha voluto fare il presidente, la disponibilità di Vittorelli mi ha fatto molto piacere”. Alla fine, una squadra davvero ben costruita, con la ciliegina sulla torta del fuoriclasse: “E’ un Cda omogeneo che suddivide compiti e responsabilità in modo equo. Ora arriverà anche Coldebella, che oltre all’area sportiva darà il suo contributo nelle altre aree già coperte, ma alle quali potrà aggiungere la sua esperienza con la sua estrema conoscenza in quest’ambito. È un valore aggiunto”.

E Fiorini? Il neo amministratore delegato è contento dove sta: “Assolutamente, mi sento al mio posto, dopo che negli ultimi mesi ho affiancato Coppa: è stata un’esperienza importante per me. Due giorni alla settimana farò il pendolare a Varese interfacciandomi con Coldebella, limitandomi all’aspetto organizzativo. Nell’ambito sportivo non entrerò mai”. Il lavoro di Fiorini negli ultimi mesi è stato davvero prezioso: da vicepresidente di Varese nel Cuore svolgeva un ruolo di raccordo fra i due CdA: “E questo lavoro continuerà – conferma -, anche se per trasparenza lascerò la vicepresidenza di Varese nel Cuore, pur rimanendo nel CdA del Consorzio. Non avrò poteri di firma, mi sembrava giusto”. E adesso? Ora che la struttura societaria è stata definita, si penserà al campo: “Intanto – conclude Fiorini – la cosa più positiva è stata agire con questo anticipo: un bel passo avanti che va sfruttato. Poi, Coldebella ha un vantaggio: arriva non per ristrutturare ma con una situazione tecnica solida. Entro 15 giorni sapremo che budget affidargli, poi toccherà a lui. Europa e playoff? È presto, ma vogliamo emozionarci come a Chalon. Varese ha dimostrato che merita il palcoscenico europeo e deve ragionare in grande: se ci sarà la minima opportunità di fare una coppa, la coglieremo. Teniamo all’Europa. Dobbiamo pensare in grande coi mezzi che abbiamo”.

lu.mastro.