Un unico campo per due realtà diverse, cosa sta succedendo a Cantello? L’Accademy Cantello, nuova realtà che si occupa esclusivamente del Settore Giovanile, non ha apprezzato la decisione del Comune di concedere nuovamente in centro sportivo all’ACD Cantello Calcio che si è appena fuso con la Rasa Calcio. Eccone i motivi spiegati in una lunga lettera:

Gentile redazione VARESESPORT,
scrivo a nome di tutti i componenti della società sportiva Accademy Cantello (ente sportivo che promuove attività calcistica). Nata a dicembre 2015, da gennaio 2016 ad oggi ha portato avanti, per scelta, un progetto educativo formativo rivolto al solo settore giovanile, assorbendo, tra l’altro, la quasi totalità dell’ex settore giovanile ACD Cantello Calcio, sia in termini di risorse allenatori e dirigenza, che di piccoli giocatori, e collaborando con altre realtà sportive ed educative operanti nel territorio di Cantello.
Nostro malgrado, venuti meno i valori educativi necessari per far crescere dei giovani ragazzi/calciatori, siamo stati portati ad una scissione obbligata da suddetta società per fondarne una ex novo. Tale decisione ha trovato appoggio nelle famiglie dei giovani giocatori, che in blocco hanno chiesto lo svincolo dei propri figli, circa una cinquantina di ragazzi, per seguirci in questo progetto.
La nostra storia inizia in tempi lontani. L’ACD Cantello Calcio, ha militato per 8 anni nel campionato di prima categoria. Sono stati anni d’oro, con la presidenza Maggi, per la “Prima squadra”, con “rimborsi” faraonici per i giocatori, considerando la categoria di calcio dilettantistica. Tutto un fuoco di paglia. Spese poco oculate e “acquisti” per la squadra regina, hanno portato a debiti per diverse migliaia di euro. Tali debiti, naturalmente, sono ricaduti sull’intera società, e il settore giovanile, in quanto principale fonte di entrata per una piccola società di calcio, con le rette pagate dalle ignare famiglie, si è ritrovato a cercare di colmare tali debiti. Le definiamo ignare famiglie, in quanto un genitore pensa che i soldi delle rette, vengano usati si per la partecipazione delle spese di gestione della struttura, ma in parte anche come investimento  per i bambini e non solo per la “prima squadra”. Non è stata, però, la sola questione economica a portare a questa rottura, ma la mancanza di un ambiente sano e sereno, in cui i bambini siano, in quanto FUTURO, al centro di un progetto di crescita, lontano da giochi di potere che ovunque distruggono il calcio moderno. Si sono verificate Discussioni a cielo aperto, si sono dette parole forti, arrivando a insulti tra i dirigenti e collaboratori.  le famiglie hanno sopportato per tanto tempo questa situazione, pur di restare nel proprio paese, per far praticare al proprio figlio questo sport . Si, perché a Cantello il gioco del calcio, oltre ad essere un’ attività sportiva,  è prima di tutto un servizio che nei pomeriggi di tutto l’anno garantisce uno spazio di divertimento e crescita per i ragazzi. Oggi a Cantello questo per noi non è possibile.
In data di giovedì 16/06/2016, il sindaco Gunnar Vincenzi, nonché presidente della provincia, e la giunta comunale,  hanno  rinnovato e concesso nuovamente il centro sportivo ubicato in via Santa Rita da Cascia all’ACD Cantello Calcio, una società inesistente, perché costretta a chiudere sopraffatta dai debiti per una cattiva gestione, che si sta adoperando a costituirne un’altra. Questa “nuova” società si chiamerà USD CANTELLO-RASA CALCIO. Una realtà nata da una società indebitata e da un’altra in procinto di chiudere per mancanza, da tempo, di una propria sede.
A lasciarci allibiti è stata però la motivazione dell’amministrazione comunale: “riconosciuta ed apprezzata – testualmente –  l’ottima gestione e conduzione dell’impianto sportivo da parte dell’associazione AC Cantello Calcio, ora società sportiva USD CANTELLO-RASA CALCIO, promuovendo e valorizzando l’immagine della realtà calcistica cantellese e che oggi potrà garantire l’iscrizione della prima squadra al campionato di seconda categoria.”
Nessun riferimento a bambini, famiglie e a un progetto educativo. Nessuna intenzione di ripartire dal nostro settore giovanile che è nato proprio dalle ceneri di chi non ha saputo far altro che buttare soldi in una realtà che non ha più visto in prima squadra nemmeno un giocatore cantellese (e quindi nemmeno più un tifoso). Troviamo davvero incredibile che si possa affidare nuovamente un centro sportivo a persone che (realtà alla mano) hanno fatto fallire una delle realtà più belle e di lunga data della Valceresio. Il 50% della dirigenza della neonata USD sarà proprio composto da quelle stesse identiche persone che non facevano entrare nemmeno i pulcini sul bel manto verde del campo comunale di Cantello per evitare che si rovinasse con quelle piccole «pedate» al pallone. In seguito alla delibera comunale, avremo la possibilità di utilizzare il centro sportivo per alcune ore alla settimana, ma non prendendo in reale considerazione le nostre esigenze. Questo utilizzo, tolte le utenze, non è ad uso gratuito, come avviene per tutte le altre società sportive che utilizzino strutture comunali, ma dovremo pagare un affitto, alla società che gestisce il centro.
Abbiamo voluto raccontarvi la nostra storia per spiegare come il mondo del calcio in questo modo continua a morire ogni giorno di più .

Il presidente Fabio Zaffaroni
e la dirigenza ACCADEMY CANTELLO

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