Strategie alternative. L’entusiasmo positivo in casa Varese dovuto alle chance di volo in Lega Pro sembra essersi assopito. La dirigenza biancorossa si trova di fronte a qualche ostacolo, comunque non insormontabile, e oggi pomeriggio si è riunita in sede per discutere al tavolo di qualche aspetto.
Attualmente ci sono due problematiche, la prima legata alle tempistiche, l’altra invece legata ad un cavillo che riguarda il nome. Quest’ultimo punto è possibile da aggirare: il regolamento prevede che nel cambio di nome di una società, come ha chiesto lo Sporting Bellinzago che vorrebbe chiamarsi Sporting Varese, ci debba essere il nome del comune di appartenenza che attualmente è Lonate Pozzolo, cittadina confinante con Bellinzago, che però è nel territorio Varesotto, dove ha chiesto di spostare la propria sede il Bellinzago. Dunque la denominazione futura pare improbabile possa essere quella scelta, ovvero lo Sporting Varese.

Venendo ai tempi, qui la questione si complica perché i vertici biancorossi vorrebbero avere una risposta da parte della Figc prima del 18 luglio, giorno in cui sarebbe fissato il prossimo consiglio presieduto da Carlo Tavecchio, attualmente in Francia per Euro 2016; questo perché la scadenza per presentare l’iscrizione alla Lega Pro è il 30 giugno (ovvero tra una settimana esatta); entro quella data vanno versati anche 45.000 euro per l’ingresso, 50.000 euro per la prima affiliazione e la fideiussione di 350.000 euro. Non uno scherzo insomma e lo Sporting dovrebbe adempiere ai pagamenti sapendo poi solo in seguito se potrà giocare a Varese o meno. Una cosa che stride anche perchè patron Massaro non sembra intenzionato a proseguire da solo l’avventura nel calcio dei prof alla guida del Bellinzago neopromosso; a differenza del Varese Calcio che invece, qualora l’operazione non vada in porto, continuerà ad esistere iscrivendosi in Serie D. Anche in questo caso però le tempistiche non coincidono perché l’iscrizione alla massima serie dei dilettanti va perfezionata entro le 19 di martedì 12 luglio. Che fare dunque? In merito vanno inevitabilmente prese decisioni.
Nel frattempo ecco ulteriori dettagli su come avverrebbe l’unione tra le due realtà in caso di sì da parte della Federazione: sta nascendo una nuova società (quasi certamente ne fanno parte Massaro e Basile, general manager biancorosso), diversa dal Varese Calcio, che nel caso di fumata bianca è pronta ad acquisire lo Sporting Bellinzago trasferito nella Città Giardino e a identificarlo col Varese. Solo in questo caso il Varese Calcio nato un anno fa sparirà.

Elisa Cascioli