Una notizia che ha spiazzato, ma che già era nell’area. Il Varese è uscito allo scoperto stamattina annunciando il cambio di panchina. Giuliano Melosi, confermato solo il 21 maggio scorso dopo qualche settimana di incertezza, è stato rispedito a casa dopo poco più di un mese da quella decisione. Un comportamento che il tecnico non ha ovviamente gradito, né compreso: “Chi fa calcio sa che non ci si può comportare così. Non puoi mandare via un allenatore al 30 di giugno, dopo aver concordato tutto, sapendo che ha famiglia, che vive di calcio e che ora deve stare alla finestra perché tutte le panchine sono già occupate. Non ci si comporta così“.

Qual è stata la motivazione di una scelta così forte?Ho avuto divergenze con Paolo Basile, ci tengo a precisare – continua l’ex mister biancorosso – che Marrazzo non l’ho cacciato io da Varese. Mi è stata chiesta una mia opinione e in base al budget ho dato una risposta che non era quella di non tenerlo. Potevamo avere Giovio, Marrazzo e Bertani? Per me sarebbe stato perfetto, ma mi hanno detto che non poteva essere così. Nella scorsa stagione abbiamo fatto tutto di corsa allestendo la squadra in fretta e furia, quest’anno potevamo ponderare le scelte, questo non vuol dire bocciare i giocatori. La stessa cosa vale per Gheller. Avevo detto che lo avrei tenuto per tanti motivi e la risposta della società, due settimana fa, è stata che si era fatto fuori da solo. La verità è che sono stato l’unico a cercare di instaurare un buon rapporto con il direttore sportivo che aveva le sue idee e sono sempre state chiare sin da quando è arrivato. Il mercato non deve farlo l’allenatore. E inoltre se credi in una cosa litighi, ma poi chiarisci, invece non mi è stata rivolta la parola per dieci giorno. Ho mandato io un messaggio chiedendo di chiarire, ma è stato più facile mandarmi via“.

Cosa ti resta di questa esperienza al Varese?Tanto, tantissimo. E’ stata la mia quinta stagione, dopo le quattro da calciatore, e tutti sapete che questa maglia me la sento addosso. I tifosi sono sempre stati super con me, mi hanno fatto sentire il loro calore e hanno apprezzato il mio lavoro, del mio staff e della squadra che ci ha portato a disputare una stagione trionfale. Ecco, ci tengo a ringraziare tutti loro, i tifosi in testa e tutti quelli che hanno contribuito a vincere il campionato“.

Ora cosa farà Melosi?Come ti ho detto prima la situazione non è rosea, le squadre si sono già attrezzate e di spiragli ne vedo ben pochi. Aspetterò e… continuerò sempre e comunque a tifare Varese perchè la squadra e i tifosi meritano tante soddisfazioni e la gioia di tornare al più presto tra i professionisti“.

Elisa Cascioli