Dopo un mese di riflessione, il collegio legale biancoblu ha deciso di rompere gli indugi. La difesa, insomma, passa all’attacco percorrendo l’unica strada plausibile all’inseguimento del ripescaggio in Lega Pro: la contestazione dei criteri stabiliti il 10 giugno dal consiglio federale.
Questo il testo completo del comunicato apparso sul sito ufficiale del Comitato Olimpico: “Il Collegio di Garanzia dello Sport ha ricevuto un ricorso dalla società Aurora Pro Patria nei confronti della Federazione Italiana Giuoco Calcio (F.I.G.C.) avverso il C.U. n. 428/A del 7 giugno 2016, recante i “criteri e procedure per l’integrazione dei campionati professionistici 2016/2017”, nella parte in cui, alla lettera D4, stabilisce che le società sanzionate per illecito sportivo e/o violazione del divieto di scommesse nelle stagioni 2014/2015 e 2015/2016, nonché le società che, al momento della decisione sui ripescaggi, abbiano subito sanzione per illecito sportivo e/o per violazione del divieto di scommesse, da scontarsi nella stagione 2016/2017, saranno in ogni caso escluse dal ripescaggio; la ricorrente impugna, altresì, la parte del ripetuto Comunicato Ufficiale in cui è prevista, quale condicio sine qua non per poter accedere alla procedura di ripescaggio, la corresponsione di un contributo straordinario, determinato nella somma di € 250.000,00, a carico di ogni società che ambisca al ripescaggio medesimo. La ricorrente chiede al Collegio di Garanzia di annullare e/o riformare l’impugnata delibera del Consiglio Federale FIGC, di cui al citato C.U. n. 428/A del 7 giugno 2016, nella parte indicata sub lettera D4, relativa alle preclusioni al ripescaggio, nonché nella parte in cui prevede la corresponsione del contributo straordinario”.

Traducendo dal leguleo, l’avvocato Cesare Di Cintio prova a scardinare i requisiti ostativi al ritorno della Pro Patria nella categoria persa a maggio sul campo. Possibilità di successo? Parecchie, vista la decina mal contata di società prossime al forfait. E il numero potrebbe salire dopo metà mese quando verranno resi noti gli esiti delle perizie sulla Licenza Nazionale. A meno che non si verifichi un clamoroso (ma invocato da più parti) dietrofront sul format a 60 squadre. Ma su questo punto dovrebbe pronunciarsi ancora il CONI. Sarà una lunga estate calda. L’ennesima.

Giovanni Castiglioni