Reduce dal viaggio in Usa, dove ha assistito alla Summer League, Max Ferraiuolo è carico più che mai per iniziare questa nuova stagione con la Pallacanestro Varese. “E’ stata un’esperienza veramente bella, molto intensa. Tutte le giornate le ho vissute su campi da basket per vedere incontri. E’ molto diverso valutare un giocatore vedendolo all’opera dal vivo piuttosto che tramite dei video, si riesce a valutarlo a 360°. Si possono notare gli atteggiamenti con i compagni, con il coach, aspetti non secondari da tenere in considerazione nell’ambito dell’acquisto di un giocatore. Un’esperienza che mi ha arricchito anche sotto il profilo umano, oltre che professionale“.
Il mercato della Pallacanestro Varese è stato vivo fino ad oggi. Cosa manca ancora?Abbiamo riempito un po’ di caselle, ci mancano ancora tre pedine: il play, l’ala grande e il quarto lungo. Non abbiamo fretta, in questa fase di mercato tanti giocatori, soprattutto i loro agenti, tengono aperte diverse trattative e questo dilata un po’ i tempi di decisione. Abbiamo diverse soluzioni aperte e stiamo lavorando tutti nella massima armonia. Il nuovo Cda è molto competente e l’inserimento di Claudio (Coldebella ndr) che vive a 360° il suo lavoro ci permette di lavorare al meglio“.
Soddisfatto di come è andata fino ad oggi la campagna acquisti?Direi proprio di si. Come ti dicevo prima tutti stanno dando il meglio e questo ci ha permesso di fare le giuste valutazione, ponderandole e portandole a termine“.
Capitolo Europa, cosa pensi del turno preliminare con il Benfica?L’esperienza in Fiba di quest’anno ci ha insegnato che ormai in Europa non si può prendere sotto gamba nessun avversario. Formazioni che sulla carta non hanno tradizione in realtà sono molto attrezzate. Varese ha ancora un grande fascino fuori dall’Italia, per questo tutte le squadre che andiamo ad affrontare danno sempre qualcosa in più. Detto questo i portoghesi non sono un ostacolo insormontabile, ma allo stesso tempo non vanno sottovalutati. Dovremo essere bravi a sfruttare al meglio il periodo di preparazione e le amichevoli per farci trovare pronti per questo impegno“.

Michele Marocco