“In tutta sincerità: è già un miracolo esserci…!”
Le parole pronunciate da Federico “Chicco” Sassi, coach del Basket Cislago non lasciano spazio all’immaginazione, né a qualsivoglia forma di malcelato romanticismo cestistico. Anzi, al contrario, Sassi fotografa con puro pragmatismo la situazione vissuta dal suo club: “Bisognerebbe elogiare tutti i nostri dirigenti, dal Presidente Mario ceriani all’ultimo dei consiglieri, sia per il grandissimo lavoro svolto sia per – dice Sassi -, gli sforzi compiuti per tenere in piedi, e mantenere in discreta salute, una squadra di serie C1 in una realtà piccola e molto circoscritta come Cislago. Quello che fanno è davvero encomiabile, soprattutto se messo a confronto con quello che è successo in altre, peraltro numerose, realtà, anche vicino a noi, che dall’oggi al domani sono sparite dalla carta geografica oppure sono state costrette a ridimensionare i loro programmi o, ancora, a scendere di categoria. Insomma: ripeto, essere ancora ai nastri di partenza della serie C1 per una città e una società delle nostre dimensioni rappresenta qualcosa di significativo”.
Dunque, con quale veste vi presenterete al via?
“Per molte ragioni, tecniche e non – prosegue il tecnico gialloviola -, avevamo in animo di ritoccare l’organico, ma alla fine dei “giochi” di mercato la squadra è stata abbastanza rivoluzionata anche perchè alcune partenze, a cominciare da quella di Roppo, non erano state messe in preventivo. Roppo, infatti, per motivi logistici e di lavoro ha preferito accasarsi in quel di Opera, club che gli permetterà di giocare a buon livello e, in particolare, di avvicinarsi a casa. Motivazioni più o meno simili a quelle di Bertoglio, mentre la coppia De Piccoli-Ponchiroli ha scelto di scendere in C2 accettando invece le “offertone” provenienti da Cadorago. Così, a conti fatti, ci siamo ritrovati scoperti in tre ruoli; guardie, ali e centri. Per i primi due reparti direi che siamo stati bravi a rimediare portando a casa giocatori certamente di alto livello come Meroni, preso da Calolziocorte; Vanzulli in un uscita da Nerviano e Malberti, “cartellinato” da Desio, ma visto e affrontato la scorso anno a Sesto San Giovanni. Purtroppo, però, al capitolo lunghi, al momento siamo sguarniti vuoi perchè i pivot a disposizione sono pochi, vuoi perchè per quei rari elementi disponibili si sta scatenando un’asta nemmeno stessimo parlando di O’Neal o Duncan. Di fatto, abbiamo tra le mani qualche nome ma, realisticamente, ho l’impressione che la “caccia” sarà lunga e difficile. Detto dei nuovi arrivi, non resta che annotare il nome dei confermati: Parietti, Eriforio, Saibene che agiranno sul perimetro e Cattaneo nel solito spot di “4” tattico. Infine, con zero soldi a disposizione segnalo analoghe difficoltà anche per reperire Under in grado di stare in campo o, in subordine, di reggere almeno il tono dell’allenamento”.
Prospettive future?
“In questo momento, considerazione del tutto comprensibile, abbozzare quello che potrà succedere in campionato è del tutto prematuro e per certi versi fuorviante. E la ragione è semplice. La mia squadra dalla cintola in su – leggi parco-esterni – mi sembra ben attrezzata sia per talento, sia per esperienza, sia per varietà di soluzioni tattiche, quindi in grado di giocarsela alla pari contro chiunque. Tuttavia, avere o non avere un centrone, e averlo buono o appena passibile, in un campionato “fisico” come la C1 – conclude in tono cauto Sassi -, farà tutta la differenza del mondo…”.

Massimo Turconi