CECCO: oh Beppe, rieccoci qui, finalmente!
BEPPE: siamo gente che non va in vacanza, è fatale incontrarsi prima o poi…
CECCO: mi pare che cose delle quali dibattere ce ne siano a josa…
BEPPE: avvenimenti ce ne sono sempre, soprattutto negativi. Ma è il mondo, che ci vuoi fare?
CECCO: va beh, i nostri argomenti sono leggeri, anche se a volte dibattiamo di fallimenti, di crisi, di retrocessioni…
BEPPE: situazioni tristi ma certo non al pari di quelle che vedono vittime persone che non riescono a combinare il pranzo con la cena. E temo che anche da noi ce ne siano parecchie…
CECCO: non farmi intristire e non dirmi che sono cinico se ti chiedo di affrontare subito i “nostri” argomenti.
BEPPE: non te lo dico…
CECCO: bravo! La Openjobmetis ha quasi terminato di mettere insieme la squadra…
BEPPE: sai che non so che cosa dire?
CECCO: questa è bella!
BEPPE: davvero! Tu sai che Maynor a me non è mai piaciuto troppo e che quando giocava qui non ne facevo mistero: lo vedo come un giocatore troppo condizionante per non tenere conto di questa mia impressione. Sia chiaro, nessuno ne mette in dubbio qualità e talento, ma ho l’impressione che quando lo abbiamo visto in azione a Varese, nel girone di ritorno del campionato 2014/15, Maynor, una volta recuperata la condizione, giocasse per conto proprio e si compiacesse solo nel servire assist.
CECCO: non era poca cosa…
BEPPE: no, ma una cosa è la giocata a effetto e un’altra cosa è “fare il playmaker”. Esattamente ciò che invece ha fatto Chris Wright e infatti con Wright in campo la Openjobmetis, nello scorso campionato, ha cambiato faccia rispetto all’iniziale periodo di difficoltà.
CECCO: beh, ognuno ha caratteristiche proprie…
BEPPE: infatti. E me piace un playmaker come Wright, oltretutto piuttosto raro tra gli statunitensi, e piace meno un playmaker come Maynor. Che comunque è un ottimo giocatore, sperando che regga fisicamente…
CECCO: e gli altri? Mi pare che per la scelta del pivot abbiano preso alla lettera le tue “istruzioni” dello scorso mese di maggio. Guarda, sono qui ben registrate: “Andrei a rivedere tutte le classifiche dei migliori rimbalzisti del nostro campionato nelle ultime cinque stagioni e tra i primi tre o quattro andrei a scegliere quello che fa per noi. Considera che con quattro giocatori a campionato per cinque anni avremmo una rosa di venti giocatori (fai pure 15, nel caso in cui ci fosse qualche nome ripetuto); e tra questi vuoi che non ce ne sia uno con le carte in regola per venire a Varese? E per carte in regola intendo qualità tecniche e morali e poi il costo”. Queste erano le tue parole ai primi di maggio. Beh, la Openjobmetis è andata a prendere Anosike, proprio il primo rimbalzista del campionato italiano negli ultimi tre anni con 11,6 rimbalzi a gara!
BEPPE: ti ringrazio per l’apprezzamento ma non mi pare ci volesse un genio della lampada per avere questa intuizione. Il basket è fatto anche di numeri, che giocano un ruolo molto importante in questa disciplina e possono fornire elementi decisivi per le varie scelte. Piuttosto…
CECCO: piuttosto?
BEPPE: piuttosto non mi spiego perchè uno come Anosike non venga tenuto stretto da chi ce l’ha e abbia cambiato squadra per tre anni in fila (Pesaro, Avellino e Brindisi).
CECCO: dico la mia: non è un giocatore con tanti punti nelle mani e in certi contesti questo limite può essere giudicato eccessivamente penalizzante…
BEPPE: perfetto! E’ esattamente ciò che penso anch’io, perchè giustamente da un giocatore del quintetto base si pretende sempre molto. Però dico anche che i 14,4 punti che ha segnato in media a Pesaro alla sua prima stagione in Italia e gli 11,5 punti del suo secondo campionato ad Avellino non sono poca cosa. Meno bene nello scorso campionato a Brindisi, dove peraltro ha giocato solo 14 partite con 5,8 punti di media a gara.
CECCO: mi pare che in una squadra in cui, nel quintetto, ci saranno giocatori (come Maynor, Johnson e l’altro in arrivo) che si contenderanno il pallone per il tiro finale, uno come Anosike possa stare come il cacio sui maccheroni…
BEPPE: il ragionamento mi pare esatto. Speriamo si tratti proprio di cacio e non di ketchup…
CECCO: mah, il ketchup va un po’ ovunque…
BEPPE: preferisco lasciarlo agli americani…
CECCO: va beh, diamo un voto a questa Openjobmetis, così per come si prefigura e in attesa dell’ultimo arrivo…
BEPPE: direi che lo do un 7, in attesa di verificare tutte le componenti. Tieni conto di questi fatti: 1) a me Maynor non fa impazzire, pur ammettendo che il talento non manca; 2) Anosike sembra perfetto ma attendo di capire che cosa possa avergli fatti cambiare tre squadre in tre anni in Italia; 3) Kangur mi era sembrato in netto declino, vediamo come si ripresenta (anche se, te lo ribadisco, tutti parlano della sua importanza in spogliatoio); 4) Melvin Johnson mi sembra, sulla carta, un giocatore eccellente ma è alla sua prima esperienza fuori dagli USA; 5) manca ancora un giocatore molto importante come l’ala piccola titolare nel quintetto base. E poi aggiungo che mi mancherà tantissimo Kuksiks.
CECCO: mancherà molto anche a me…
BEPPE: ormai nel basket di oggi il tiro da tre punti è un elemento basilare, essenziale, fondamentale. Hai la fortuna di trovare uno specialista vero, che quando ha avuto un playmaker capace di passargli la palla (Wright) ha visto lievitare le sue medie di realizzazione e te lo lasci scappare? Mah, spero che la Openjobmetis non sia incappata con Kuksiks nell’errore commesso con Polonara a De Nicolao, che non a caso hanno disputato la finale scudetto (Polonara due finali scudetto). Anche se ammetto che, per come è stata configurata la nuova squadra, un giocatore come Kuksiks non sarebbe stato di facile collocazione.
CECCO: uno sguardo al calcio?
BEPPE: difficile esprimere giudizi. A occhio, direi che il Varese di quest’anno non sembra in grado di ammazzare il campionato come invece era apparso subito chiaro (almeno ai competenti e agli informati) alla vigilia dello scorso campionato di Eccellenza. Ma per dire una cosa del genere bisognerebbe avere una conoscenza dei giocatori (in particolare dei giovani under) che io non ho e che comunque pochissimi possono avere.
CECCO: mi hai detto, in una delle ultime nostre chicchierate, che se le cose non funzioneranno subito a dovere, ti aspetti mugugni e malumori…
BEPPE: te lo ribadisco. Mugugni e malumori, sicuramente non contestazioni, perchè la dirigenza ha naturalmente non dico il controllo ma un certo ascendente sulla tifoseria ultrà.
CECCO: Ramella, Bongiorni e Verderame, tre cari “ex”…
BEPPE: giusto così, sanno tutti il fatto loro e le buone premesse ci sono. Poi, e mi ripeto, tutto dipende dal valore dei giocatori.
CECCO: Beppe, cominciano le Olimpiadi
BEPPE: non ho ancora verificato gli orari delle varie gare, visto che il fuso orario non ci aiuta. Vedremo. Certo che col doping non abbiamo cominciato bene…
CECCO: parere volante, prima di salutarci: che mi dici del caso Schwazer?
BEPPE: secondo me, c’è del marcio. Ti pare possibile che questo ragazzo sconti quattro anni di squalifica, riparta con accanto uno come il professor Donati e ci ricaschi? Se avesse avuto la sensazione di non poter essere competitivo senza “additivi”, credo che non si sarebbe neppure rimesso in gioco. Speriamo che, prima o poi, la verità venga a galla, anche se ho dei fortissimi dubbi che ciò possa accadere. E con questo…
CECCO: e con questo… alla prossima! E buone Olimpiadi!
BEPPE: buone Olimpiadi anche a te e a tutti i nostri amici. Alla prossima!

Cecco&Beppe