A Cassano Magnago i “magnifici” sono solo sei, ma più che sufficienti…
Il club biancoblu, reduce dalla bella salvezza conquistata nella scorsa stagione, ovvero nel cosiddetto “anno zero” D.C. (dopo Crugnola), si ripresenta al via del nuovo anno con la fierezza di chi è già contento di essere rimasto in pista.
“Ripartiremo, con esibito orgoglio, dallo zoccolo duro rappresentato dai sei giocatori che – spiega Michele Vecchiè, riconfermatissimo coach cassanese -, hanno scelto di restare con noi preferendo la tranquillità e la serenità famigliare del nostro ambiente ad improbabili e spesso fantasiose offerte economiche. Sento quindi di dover ringraziare, a nome mio e anche della società, ragazzi come Poggiolini, Re Depaolini, Zacchello, Bianco, Rocca e Moalli che nella prossima stagione saranno ancora e sempre più i fari del nostro gruppo”.
Però, accanto a questi “fari”, in sede di mercato, avete acquistato alcuni “riflettori” mica da ridere…
“L’attrattiva rappresentata dalla buonissima atmosfera di pallacanestro e amicizia che si respira a Cassano Magnago ci ha permesso di cogliere alcune opportunità che – continua Michele -, diversamente non si sarebbero concretizzate. L’arrivo di giocatori di valore e vastissima esperienza come Paolo Zocchi, Buschini e Aspesi si inquadra alla perfezione con ciò che dicevo prima: elementi che, prima di tutto, hanno sposato la nostra filosofia “pallacanestro & benessere”, anteponendo i valori di un campionato che a mio parere è pur sempre di livello amatoriale alla esasperata, e sbagliata, deriva professionistica che qualcuno sta tentando di esportare anche in C2”.
Roster abbastanza modificato anche nella struttura: come giocherà il tuo nuovo-Cassano?
“Hai detto bene: la morfologia della squadra è mutata e la sensazione è quella di avere a disposizione maggiore duttilità. Quando ci sarà in campo Buschini avremo un assetto più classico con un giocatore che ha presenza importante dentro l’area. Invece quando sul parquet sarà presente contemporaneamente la coppia Zacchello-Zocchi potremo giocare con schieramenti più perimetrali. Allo stesso tempo la presenza di almeno quattro giocatori capaci di giocare in due ruoli mi permetterà di alternare quintetti piccoli e veloci ad altri decisamente stazzati. Quindi, anche per me si prospetta una bella sfida sotto il profilo tattico con tanto lavoro da proporre alla squadra per sviluppare le tante soluzioni che avremo nel nostro “catalogo””.
Obiettivi realistici per il 2017?
“Sotto il profilo strettamente agonistico ci piacerebbe alzare di qualche centimetro l’asticella e provare a fare qualcosa di meglio rispetto allo scorso anno. Tradotto in numeri di classifica significa disputare un campionato a costante ridosso della zona-playoff. Un traguardo che pensiamo sia alla nostra portata anche perchè il gruppo dopo un anno di lavoro insieme esce rafforzato e io stesso, passato e pagato lo scotto dell’esordio a livello senior, ho maggior fiducia e mi sento pronto per offrire qualcosa in più a tutti: giocatori e club. Infine, aspetto da considerare – conclude il brillante tecnico cassanese -, vorremmo provare a dare spazio a qualche ragazzo del nostro settore giovanile – Aspesi, classe ’99, è il primo nome -, per far capire ai nostri tifosi che in chiave futura la nostra intenzione è quella di consolidarci in maniera sempre più profonda nel tessuto cittadino”.

 Massimo Turconi